Caso Vincent Lambert: il Consiglio di Stato approva l’interruzione dei trattamenti

La famiglia di Vincent Lambert riuscirà ad ottenere il trasferimento del figlio?

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, la strada si fa più ardua.

Consiglio di stato approva interruzione trattamenti
(Getty Images)

Il caso Vincent Lambert, eutanasia forzata?

In Francia si è tornati a parlare del caso di Vincent Lambert. Il ragazzo è stato vittima di un incidente stradale 11 anni fa. Da quel momento in poi è stato a lungo in coma ed ora è in uno stato di coscienza limitata. Il giovane, insomma, è gravemente disabile ed incapace di prendersi cura di sé. Per questo motivo l’ospedale di Rennes in cui è ricoverato ha deciso che era giunto il momento di interrompere i trattamenti.

Da sottolineare che Vincent non è in pericolo di vita e che i trattamenti in questione riguardano semplicemente idratazione e alimentazione. Ciò nonostante la decisione dell’equipe medica è stata ritenuta legittima dal tribunale amministrativo di Châlons-en-Champagne in gennaio. I genitori del ragazzo hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato, il quale in questi giorni ha confermato la sentenza del tribunale.

Caso Vincent Lambert: le obiezioni alla sentenza e le prospettive di vittoria nei ricorsi

In occasione della decisione del Consiglio di Stato, i genitori avevano portato pareri di medici secondo cui il ragazzo poteva migliorare le funzioni motorie. Per farlo, però, bisognerebbe approvare il trasferimento in una struttura specializzata. Inoltre sono state portate testimonianze di altri soggetti affetti da tetraplegia che continuano a vivere sotto le cure dei familiari. Nella relazione – firmata da 55 specialisti – veniva inoltre specificato come lo stato vegetale cronico irreversibile riscontrato, fosse dovuto ad un’errata applicazione del protocollo di valutazione.

Ciò nonostante i giudici hanno fatto affidamento alla perizia medica e giudicato il prosieguo dei trattamenti: “Ostinazione irragionevole”. L’avvocato della famiglia Lambert ritiene la sentenza scandalosa e promette che la battaglia legale non è conclusa. Sono già pronti i ricorsi alla Corte Europea dei diritti dell’uomo e a quello al Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Il timore è che tali ricorsi vengano rigettati e che ci si trovi davanti ad un caso di eutanasia decisa dallo Stato. La lotta dei Lambert ricorda quella degli Evans, ma in questo caso non siamo di fronte ad un malato terminale.

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Luca Scapatello

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