Venezuela: anche la fede è in crisi, alle chiese mancano ostie e vino

Venezuela: anche la fede è in crisi, alle chiese mancano ostie e vino
(Websource/Archivio)

Le condizioni del popolo venezuelano dopo il periodo di rivolta civile che ha connotato la fine dello scorso anno sono avvolte dal silenzio stampa. In questo silenzio, però, emerge la voce dei sacerdoti cattolici i quali denunciano l’assenza di materie prime e persino la mancanza di ostie e vino per far prendere la comunione ai propri parrocchiani. I parroci si arrangiano come possono, ma la situazione è diventata difficilmente gestibile: da qualche mese a fine Messa i sacerdoti dello stato di Merida nel Venezuela sono costretti ad utilizzare il pane raffermo al posto dell’ostia e l’acqua al posto del vino.

A denunciare la situazione di disagio è stato padre Rojas Ruiz, sacerdote di Merida, che in un’intervista concessa al quotidiano brasiliano ‘O Estado de Sao Paolo‘ ha dichiarato: “Da mesi abbiamo inoltrato una richiesta per comperare la farina di grano necessaria a produrre le ostie. Però farina di grano non ce n’è o, per lo meno, non per noi, anche se di tanto in tanto ci dicono che siamo in lista d’attesa”. La soluzione a questa carestia di farina di grano sembra lontana, visto che in diverse dichiarazioni Maduro ha dichiarato guerra aperta ai sacerdoti cattolici definendoli dei diavoli in abito talare. Ma sebbene il capo di stato del Venezuela non sia intenzionato a porre rimedio alle difficoltà delle diocesi venezuelane, deve comunque tenere presente che oltre il 90% della popolazione è di fede cattolica ed una simile presa di posizione potrebbe accrescere maggiormente il malcontento generale.

Nel frattempo padre Ruiz e gli altri sacerdoti del Paese sudamericano hanno chiesto aiuto alle diocesi delle nazioni confinanti, nella speranza che le ostie, in un modo o in un altro, possano arrivare prima della celebrazione della Santa Pasqua: “Siamo stati costretti a scrivere una lettera ai vescovi di Cucuta per chiedere aiuto”.

Luca Scapatello

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