Vaticano chiude un ordine monastico per un motivo che fa riflettere

Un caso che ha, apparentemente, dell’assurdo

Il Vaticano chiude un ordine monastico.

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La motivazione? Pregano troppo.

Vaticano: troppa preghiera per quest’ordine monastico

Considerati come “troppo immobili a vivere nella preghiera e nel loro carisma” e con un governo di congregazione troppo autoritario: sono queste le accuse mosse a una congregazione di suore. La loro non volontà di smuovere l’ordine e la loro missione, anche forse per affacciarsi alla modernità, uscire dal convento e andare fra la gente, le ha portate alla chiusura.

Stiamo parlando dell’ordine delle Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore, giovane istituto francese arrivato in Italia. Considerate troppo tradizionaliste e, quindi, lontane dalla nuova teologia di vita consacrata, l’ordine è stato chiuso.

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Cosa fa quest’ordine

Un ordine particolare che gestisce case per gli anziani, insegnano catechismo e gestiscono strutture dove gruppi e parrocchie svolgono ritiri e momenti di preghiera. Nato nel 1939 in Francia attorno alla figura di madre Maria della Croce, è stato riconosciuto come istituto religioso nel 1989.

Dedicano la maggior parte del loro tempo a una vita di preghiera intensa, alle tante ore in adorazione passate davanti all’Eucarestia, all’amore per la liturgia tradizionale e, proprio per questa loro eccessiva tradizione, usano ancora un copricapo di origine medioevale che copre testa, collo e spalle.

Vaticano: l’inizio dell’ispezione

A partire dal 2010, entrano in conflitto con il nuovo vescovo che vorrebbe separare la comunità religiosa da chi gestisce le case di riposo. Questo è ciò che accade in Francia…ma a Roma, non è da meno. La congregazione vaticana che si occupa di istituti religiosi osserva come siano troppo abbondanti le vocazioni verso questo ordine, così legato alla tradizione.

Entrano nell’occhio dell’ispezione vaticana: troppa preghiera e poca attività evangelica. Se da un lato ci sono le suore che non intendono cedere sulla loro attività e modo di vivere monastico, dall’altro lato c’è il Vaticano che dà un ultimatum: accettare una nuova superiora commissario, o uscire dall’ordine. Una superiora laica, docente dell’Istituto cattolico di Parigi.

Il risultato? 34 suore su 39 respingono la nuova superiora e le sue regole, e chiedono di essere sollevate dai loro voti, nella speranza che questo gesto eclatante possa dare un segnale al Vaticano. Ma il Vaticano non ha mollato ed ha dichiarato l’ordine distrutto.

Cosa se ne è guadagnato? Che la famiglia delle suore ha perso altre vocazioni.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: ilgiornale.it

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