Il Vangelo di oggi ci dice: Segui la mia parola, la tua vita può cambiare

Il Vangelo di oggi è tratto da Luca (9, 1-6) e narra del momento in cui il Messia ha dato ai 12 Apostoli il compito di cambiare vita e diffondere il Verbo.

Vangelo parla

Dopo aver ribadito l’importanza di ascoltare e vivere il Messaggio, Gesù chiama a sé i 12 apostoli e gli indica la strada da seguire per diffonderlo.

Il Vangelo di oggi: Luca 9, 1-6

Nelle letture dei giorni passati abbiamo visto come Gesù ripetesse alla folla l’importanza di comprendere appieno la Parola. Il Messia cerca di far capire ai discepoli che la Verità di cui è portatore non può essere nascosta. Ma anche che per incamminarsi sulla retta via c’è bisogno che si metta in atto ciò che il Messaggio contiene. Per fare ciò bisogna abbandonare vincoli e legami che impediscono di compiere il cammino prescritto da Dio.

Nel passo di oggi 25 Settembre (Luca 9, 1-6), Gesù si prepara a ciò che lo porterà a compiere il Mistero Pasquale. Prima di approdare a Gerusalemme, però, istruisce i 12 Apostoli sul cammino da compiere: “In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni”.

Il commento

L’approdo di Gesù a Gerusalemme è vicino, ma prima che il Messia compia il Mistero Pasquale deve istruire gli Apostoli su come va condivisa la Lieta Novella. Le istruzioni che il Signore dà ai propri discepoli sono le linee guida che la Chiesa dovrà mantenere dopo la sua Resurrezione. Se prima di questo momento, infatti, Gesù aveva parlato alla folla, adesso che la sua Missione volge al compimento forma una classe di persone. In questo modo chiede agli Apostoli di cambiare vita e offrire agli altri non solo la rivelazione, ma un esempio di come questa modifichi l’approccio all’esistenza.

Non a caso il Messia chiede loro di lasciare a casa tutti i propri averi, di non portare cibo né sostegni. La missione che sono chiamati a svolgere è tesa a dimostrare come la lieta novella cancelli l’importanza dei beni terreni ed inviti a seguire l’esempio del Figlio di Dio per la felicità eterna. Il modus operandi che Cristo condivide non sono solo indicazioni, tratteggia la propria figura come fonte d’ispirazione. Cominciando a bussare porta a porta, gli apostoli diventano i primi rappresentanti di una Chiesa che dovrà ispirarsi a Lui nei secoli a venire. Leggere questo passo sulla missione apostolica ci invita dunque a riflettere sulla nostra posizione all’interno della Chiesa, che non può e non deve limitarsi alla presenza domenicale alla Santa Messa.

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Luca Scapatello

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