Il Vangelo di oggi ci dice: “Annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto”

“Annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto”. Nel passo odierno del Vangelo, Marco ci parla di come Gesù ha liberato l’uomo posseduto dalla Legione di indemoniati ridandogli la sanità mentale.

Il Vangelo di oggi ci dice

Una volta libero dai demoni che si erano impossessati del suo corpo, l’uomo voleva seguire Gesù, ma questo gli disse di annunciare a tutti quello che il Signore aveva fatto per lui.

Superata la tempesta la barca con a bordo Gesù ed i discepoli si posa sull’altra sponda del fiume. Immediatamente Gesù viene affrontato da un uomo indemoniato che, gettatosi ai suoi piedi, gli chiede di non torturarlo. A parlare sono i demoni che ne hanno preso possesso, la legione. Gesù allora consente loro di prendere possesso di una mandria di maiali, la quale si getta ne fiume e muore affogata. L’uomo, finalmente libero, chiede al Cristo di poterlo seguire, ma egli rifiuta. Ma gli affida un compito, annunciare al mondo la grazie che gli ha fatto il Signore e questo racconta a tutti la grazia ricevuta.

Il passo di oggi 3 febbraio

Dal Vangelo secondo Marco (5, 1-20): “In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.

Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese. C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare. I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto.

La testimonianza

Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati”.

Cosa ci insegna il Vangelo di oggi?

Gesù è giunto in terra pagana, a Decapoli, laddove il demonio con la sua menzogna ha irretito i popoli allontanandoli da Dio. Il simbolo di questa assenza di Dio viene rappresentata dalla presenza dei porci in cima alla collina, luogo adibito in Israele alla preghiera. Non è un caso nemmeno che il demone che possiede lo spirito impuro si chiami “legione”. Marco infatti scrisse con ogni probabilità il Vangelo nella Capitale dell’Impero, laddove i cristiani erano al centro di una feroce persecuzione.

Come durante tutto il suo viaggio, anche in questo episodio Gesù compie un esorcismo, sconfiggendo la menzogna del demonio. I legionari infatti vengono trasferiti nei corpi dei porci (animali che gli ebrei consideravano indegni) e questi si suicidano gettandosi in mare. Sembra che il messaggio sia che Gesù è in grado di sconfiggere qualsiasi avversità, anche la persecuzione dei romani. Infine l’indemoniato, ormai libero alle catene del diavolo, viene mandato a testimoniare. Egli infatti ha ricevuto la grazie, ha conosciuto il vero Dio, e diventa un suo apostolo.

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Luca Scapatello

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