Ascoltiamo e meditiamo il Vangelo di lunedì 8 Maggio 2023, per iniziare questo nuovo giorno alla luce della Parola del Signore.
Vi proponiamo un primo spunto di riflessione del Vangelo di oggi:“Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui v’insegnerà“.
“Nel momento in cui Cristo, compiuta la Sua missione, ritorna al Padre, questi invia lo Spirito come Difensore e Consolatore perché resti sempre con i credenti, abitando dentro di loro. Così, tra Dio Padre e i discepoli, si instaura, grazie alla mediazione del Figlio e dello Spirito Santo, una relazione intima di reciprocità”. (Benedetto XVI)
V settimana di Pasqua – I settimana del Salterio – Anno A
Dal Vangelo secondo Giovanni 14,21-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi.
Ma il Paràclito. Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo.
Commento di Papa Francesco
“Lo Spirito Santo non ci rende solo capaci di sperare, ma anche di essere seminatori di speranza, di essere anche noi – come Lui e grazie a Lui – dei “paracliti”, cioè consolatori e difensori dei fratelli, seminatori di speranza. Un cristiano può seminare amarezze, può seminare perplessità, e questo non è cristiano, e tu se fai questo non sei un buon cristiano.
Semina speranza: semina olio di speranza, semina profumo di speranza e non aceto di amarezza e di dis-speranza“.
fonte: vaticannews.va
Ascoltiamo il video del Vangelo e il commento di Papa Francesco