Vangelo del Martedì della IV settimana di Quaresima – IV del salterio – anno B
Dal Vangelo secondo Giovanni 5,1-16
Era un giorno di festa per i Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
V’è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici,
sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l’acqua; il primo ad entrarvi dopo l’agitazione dell’acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.
Parola del Signore
Da quanto tempo aspettiamo che qualcuno ci guarisca da qualche malattia fisica o mentale? Se qualcuno ci domanda se vogliamo guarire forse come questo paralitico manifesteremo tutta l’angoscia di non trovare rimedio al nostro stato di infermità e nessuno che ci possa aiutare a risolvere la nostra situazione. Solo Gesù ha compassione di tutti gli infermi e solo Lui li può guarire all’istante! Egli passa accanto a noi e legge nei nostri cuori e se vede la nostra fede viene in nostro aiuto! Ma c’è una paralisi che é peggiore di quella fisica ed è il peccato. Quanto tempo qualcuno vive nel peccato senza però desiderare di guarire da esso e per lui Gesù che é pronto a guarirlo non può fare nulla se il peccatore non si pente e non invoca il suo Nome. Non passi questa santa Quaresima senza andare da Gesù e chiedere nella Santa Confessione il suo perdono e la guarigione da ogni male spirituale.
Buona Giornata. Vi benedico. Don Gaetano
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