Meditiamo il Vangelo del 5 luglio 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla Parola del Signore.

«Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?»
Sabato della XIII settimana del tempo ordinario
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,14-17
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.
Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».
Commento al Vangelo di oggi
“A vini nuovi, otri nuovi”: la novità del Vangelo. Cosa ci porta il Vangelo? Gioia e novità. Questi dottori della legge erano chiusi nei loro comandamenti, nelle loro prescrizioni. San Paolo, parlando di loro, ci dice che prima che venisse la fede, cioè Gesù, noi tutti eravamo custoditi, come prigionieri, sotto la legge. (…) E quando Gesù rimprovera questa gente, questi dottori della legge, li rimprovera di avere il popolo non custodito dalla legge, ma schiavo di tante piccole leggi, di tante piccole cose che si dovevano fare.
Paolo distingue bene: figli della legge e figli della fede, a vini nuovi, otri nuovi. Per questo la Chiesa chiede a tutti noi alcuni cambiamenti. Ci chiede di lasciare da parte le strutture caduche – non servono – e prendere otri nuovi, quelli del Vangelo. Non si può capire la mentalità – per esempio – di questi dottori della legge, di questi teologi farisei, non si può capire la loro mentalità con lo spirito del Vangelo. Sono cose diverse, lo stile del Vangelo è uno stile diverso che porta alla pienezza la legge, sì, ma in un modo nuovo: è il vino nuovo in otri nuovi. (Papa Francessco – Omelia Santa Marta, venerdì 6 settembre 2014)
Fonte: vaticannews.va.it