I Vangeli sono solo una raccolta di fatti passati o c’è di più?

Si tratta di un racconto di cronaca fatto dagli uomini o del vero pensiero di Dio? Un fedele pone questa domanda al sacerdote.

passo del vangelo di luca
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Un quesito di difficile interpretazione al quale però un sacerdote da una concreta risposta. Tante sono state le opinioni espresse in merito da studiosi e professori di vario genere, ma nessuno è riuscito a dare una risposta chiara e semplice a questo fedele.

I Vangeli: storia o solo religione?

Quante volte ci siamo posti questa domanda: ma come interpretare il Vangelo? E’ semplicemente il racconto della vita e delle opere di Gesù, o è la base di tutto il nostro credo cristiano?

Un fedele ha deciso di porre la domanda a Padre Angelo: “Ho sempre pensato che i vangeli siano la cronaca di fatti storici avvenuti realmente, certo scritti affinché crediamo in Gesù. Ecco però che mi sono imbattuto in grandi “studiosi” e “professori” che su un sito cattolico di studio biblico invitano a frenare sulla semplice comprensione letterale dei testi scritti nei vangeli, in un modo che però non ho capito” – scrive.

“Perché alcuni studiosi dicono che i Vangeli siano solo una descrizione?”

Il fedele riporta, anche, un passaggio di una spiegazione data da uno di questi studiosi: “Quali sono le semplificazioni eccessive sulla figura di Gesù, oggi? «Ne vedo due. Da una parte c’è la persuasione che dobbiamo cercare ad ogni costo riferimenti storici di ogni genere, esattamente come li cerchiamo per qualsiasi figura della contemporaneità, per raggiungere Gesù. Uno storicismo talvolta veramente esasperato.

Dall’altra oggi resta molto diffusa l’idea che qualsiasi parola contenuta nei Vangeli sia vera allo stesso livello. Che in pratica i Vangeli siano una descrizione, una specie di telecronaca di quello che Gesù ha detto e ha fatto senza che il dato dell’interpretazione sia – come invece è – fondamentale”.

Come è possibile che cattolici preparatissimi dicano che le parole del Vangelo possano essere “interpretazione” di chi li ha scritti? Nel concreto, quale passaggio sarebbe interpretazione e quale altro passaggio sarebbe invece un fatto accaduto realmente? Cosa non avrei capito di quello che questi studiosi vogliono dire?”.

Padre Angelo: “I Vangeli sono libri storici e gli autori sono ispirati dallo Spirito”

Il sacerdote dà un chiarimento preciso al quesito posto: “I Vangeli non sono né cronaca né interpretazione. Non è necessario fare la cronaca perché i Vangeli ci dicano come sono andate le cose. Anche noi siamo capaci di narrare fatti reali senza dover ricorrere alla cronaca. I Vangeli sono libri storici. Narrano ciò che è realmente accaduto e ciò che è stato insegnato senza interpretare in nessun modo né la realtà né l’insegnamento”.

“Nel caso dei Vangeli ogni scrittore sacro narra la vita e l’opera di Gesù secondo la sua sensibilità, guidata dallo Spirito Santo, che dei Vangeli è l’Autore principale. Talvolta ascoltando alcuni biblisti si ha l’impressione che i Vangeli abbiano solo un autore umano che indaga e che scrive.

vangelo aperto
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Mentre in realtà ci troviamo di fronte allo Spirito Santo che si serve dello scrittore sacro perché scriva tutto quello e solo quello che Egli ispira a scrivere” – continua il sacerdote.

Cosa dice il Concilio Vaticano in merito

Ma i Vangeli hanno, anche, un carattere storico, oltre che religioso? “Sul carattere storico dei Vangeli ecco quanto dice il Concilio Vaticano II nella costituzione dogmatica Dei Verbum: “La santa madre Chiesa ha ritenuto e ritiene con fermezza e con la più grande costanza che i quattro suindicati Vangeli, di cui afferma senza esitazione la storicità, trasmettono fedelmente quanto Gesù Figlio di Dio, durante la sua vita tra gli uomini, effettivamente operò e insegnò per la loro eterna salvezza, fino al giorno in cui fu assunto in cielo.

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Gli apostoli poi, dopo l’Ascensione del Signore, trasmisero ai loro ascoltatori ciò che egli aveva detto e fatto, con quella più completa intelligenza delle cose, di cui essi, ammaestrati dagli eventi gloriosi di Cristo e illuminati dallo Spirito di verità, godevano. E gli autori sacri scrissero i quattro Vangeli, scegliendo alcune cose tra le molte che erano tramandate a voce o già per iscritto, redigendo un riassunto di altre, o spiegandole con riguardo alla situazione delle Chiese, conservando infine il carattere di predicazione, sempre però in modo tale da riferire su Gesù cose vere e sincere.

Essi infatti, attingendo sia ai propri ricordi sia alla testimonianza di coloro i quali «fin dal principio furono testimoni oculari e ministri della parola», scrissero con l’intenzione di farci conoscere la «verità» degli insegnamenti che abbiamo ricevuto” – conclude Padre Angelo.

Fonte: amicidomenicani

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ROSALIA GIGLIANO

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