I Vangeli apocrifi sono veramente dei testi “proibiti”?

Attorno ai vangeli apocrifi aleggia da sempre un alone di mistero, e non tutti sanno il perché non sono riconosciuti dalla Chiesa

vangeli apocrifi
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In un primo momento, infatti, i vangeli apocrifi erano addirittura considerati pericolosi dalla Chiesa. La ragione è semplice: perché sono fuorvianti rispetto alla reale figura di Cristo.

Che cosa sono i “vangeli” apocrifi” e perché sono falsi

I vangeli apocrifi, per chi non lo sapesse, sono una serie di testi al di fuori dei quattro vangeli canonici, ovvero quelli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni. Questi testi raccontano di eventi e dettagli che non fanno parte della tradizione riconosciuta dalla Chiesa. Fatti come ad esempio retroscena sull’infanzia e la giovinezza di Gesù, in alcuni casi anche particolarmente romanzati.

Visto che però la Chiesa cattolica non li riconosce, i vangeli apocrifi sono stati esclusi dal canone della Bibbia Cristiana fin dall’inizio della cristianità, visto che Gesù viene modellato secondo una fantasie esoteriche, presentando contenuti inconciliabili con la verità del Cristo. La parola “apocrifo”, coniata dalle prime comunità cristiane, già dalla sua stessa etimologia significa “riservato a pochi”, ma potrebbe essere tradotto come “da nascondere”. Oppure con “occulto”.

I terribili passi che vengono descritti all’interno di questi libri

Alcuni dei passi di questi testi sono più famosi di altri, e tra questi c’è quello attribuibile a un certo Tommaso e risalente all’inizio del secondo secolo dopo Cristo. In questo vi sono indicati alcuni aneddoti legati alla fanciullezza di Gesù. In uno in particolare, ad esempio, si legge: “Mentre Gesù passava per la cittadina, un bambino gli lanciò un sasso e lo colpì alla spalla. Gesù gli disse: Non andrai avanti per la strada!”.

Il testo continua narrando che il bambino cadde giù subito è morì, con i presenti sconvolti e attoniti che esclamarono: “Donde proviene questo bambino? Ogni parola che proferisce è opera compiuta”. Diciamo che anche a prima vista si nota come Gesù sia di gran lunga diverso da quello che conosciamo. Forse opposto!

Si tratta di testi “arricchiti” di cultura gnostica ed esoterica

Di fatto, oltretutto nei vangeli canonici ci vengono offerte informazioni molto più concrete sulla vita di Gesù Cristo, e in particolare nei vangeli di Matteo e Luca, due dei quattro vangeli canonici accolti presso le comunità cristiane e che rappresentano dei testi sacri, oggetto di venerazione da parte dei fedeli cristiani e cattolici.

A differenza dei vangeli apocrifi, pericolosi e fuorvianti per la fede. Questi sono infatti arricchiti di cultura gnostica, vale a dire quella particolare corrente filosofico-religiosa che attecchì in maniera molto problematica nella società dell’epoca. Lo gnosticismo fu infatti all’origine di una corrente parallela rispetto al cristianesimo tradizionale, detta gnostica.

Nei testi apocrifi Gesù viene descritto come un bimbo capriccioso

Corrente di pensiero giudicata fin da subito eretica dalla Chiesa stessa, che non ne riconobbe le dottrine predicate e proposte al popolo, seppure avessero un’origine “cristica”, cioè si basasse sulla figura di Gesù ma vista da uno sguardo errato. L’immagine di Gesù che emerge dai vangeli apocrifi è totalmente lontana da quella dei vangeli canonici, che tutti i cristiani hanno imparato a conoscere.

Nei testi apocrifi Gesù viene descritto come un bimbo capriccioso, viziato, suscettibile, tanto che persino Maria e Giuseppe hanno fatica a sopportare e contenere. Lo stesso maestro a cui viene affidato lo riconsegna direttamente al padre con la richiesta di riportarlo a casa. Si tratta cioè di testi fantasiosi e con aneddoti a dir poco strampalati quando non esagerati o particolarmente enfatizzati.

Le invenzioni in quello che viene chiamato il “vangelo di Giacomo”

Non avendo alcun monitoraggio da parte della chiesa cattolica, la letteratura apocrifa aveva infatti la libertà di dare sfogo alla propria immaginazione, e di continuare a farlo a lungo. Infatti a partire dal quinto secolo il “vangelo di Tommaso” ebbe molteplici versioni e aggiunte di episodi inediti, quasi si trattasse di un romanzo mistificatorio. Si descrive la morte di San Giuseppe, che muore assistito da Maria e Gesù, dove questo secondo lo consola cercando di alleviare il suo trapasso.

Nel “vangelo di Giacomo” invece vi sono informazioni relative alla verginità di Maria e al concepimento di Gesù, e in esso si menziona una certa Salome, che dialoga con la levatrice che sta assistendo la Madonna. Quest’ultima avrebbe parlato a Salome di uno “spettacolo nuovo”, del fatto cioè che una vergine ha partorito “una cosa che la sua natura non permette”.

Quale sarebbe il primo miracolo descritto in questi libri

Salome è incredula e viene condotta a Maria che conferma la veridicità della parole della levatrice. L’espressione che viene usata afferma che Salome mette il dito nella “natura” di Maria. Poi Salome urla e si pente per il suo scetticismo, affermando: “Guai al mio peccato e alla mia incredulità. Ho tentato il Dio vivo: perciò la mia mano si stacca, consumata dal fuoco”.

Secondo gli apocrifi, la guarigione fisica e spirituale di Salome sarebbe il primo miracolo, in quanto la donna nasce “a nuova vita” conoscendo la straordinarietà del parto verginale di Maria. La tradizione cattolica invece ci spiega che questi vangeli sono piuttosto fantasiosi e raccontano la vita di Gesù in maniera “fiabesca”. Tuttavia, o forse proprio per questa ragione, attorno a questi testi vi è sempre stata una morbosa e strana curiosità, specialmente nella cultura contemporanea.

La fascinazione per il “proibito” che però tale non è

Sono diverse le opere cinematografiche e televisive incentrate sugli apocrifi, come ad esempio una miniserie uscita in Italia con Alessandro Gassmann nel 2006. Oppure il ben più famoso best seller dello scrittore Dan Brown, Il Codice Da Vinci. Insomma pare ci sia una sorta di fascinazione per le versione “non autorizzate”, occulte, che generano teoria delle cospirazioni, e in ultimo notizie false, di cui la rete è piena.

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Paradossalmente, tutte queste pseudo-ricostruzioni ammiccanti all’eresia, quando non al demonio, incuriosiscono il pubblico, purtroppo. Facendo del male a chi cerca la Verità, e sa bene dove trovarla. Dire inoltre che si tratta di testi “proibiti” è una pura sciocchezza, visto che sono reperibili in ogni libreria che tratta testi di religiosi, in quanto si tratta di libri di dominio pubblico su cui molti studiosi attingono ai fini scientifici e di studio.

La verità è semplicemente che non si tratta di testi cristiani

Insomma, di certo non sono testi nascosti, ma quello che invece è certo è che si tratta di una reinvenzione da parte di sette gnostiche ed esoteriche, che mescolavano dottrine di religioni orientali con la fede della Chiesa primitiva, insieme a letteratura apocalittica ebraica, filosofia pitagorica, neoplatonismo, miti egizi.

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Insomma, molto più semplicemente non si tratta di testi cristiani, né tantomeno di “vangeli”, nonostante vengano chiamati in alcun modo. Nessun apostolo o tantomeno qualche loro successore li ha scritti. Molto più probabile, invece, che si tratti di nemici della Chiesa e di Gesù, che non influisce però in alcun modo nella fede cristiana in Lui.

Giovanni Bernardi

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