Si racconta, infatti, che i Longobardi di Vallecorsa avessero imposto a tutti i cittadini un’ immagine dell’ Arcangelo San Michele da apporre su ogni porta, di ogni casa, tanto era la fiducia che riponevano nell’ Angelo guerriero e vittorioso sul maligno nemico e sulle ingiustizie.
Il 29 Settembre del 1790, il paese vide, poi, l’ esposizione di una statua in legno di leccio, con un elmo in argento ed in oro, dei sandali in argento e una spada in oro (molti elementi vennero aggiunti nel corso degli anni successivi).
A quella statua, inoltre, si attribuisce un evento prodigioso, che accadde a partire dal 31 Luglio del 1796. Da quel giorno, e fino al 3 Agosto, dunque per ben 4 giorni, tutta la popolazione di Vallecorsa poté assistere al movimento degli occhi della statua, mentre dalla fronte della stessa grondava sudore.
Un prodigio tutt’ ora rimasto senza una spiegazione razionale, che, a quel tempo, destò l’attenzione dei fedeli dei paesi limitrofi.
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Antonella Sanicanti
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