Usa, Trump aumenta la difesa della libertà religiosa nel mondo. E in Italia?

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo in cui stabilisce che priverà degli aiuti economici quei Paesi che violano la libertà religiosa, limitando inoltre le emissioni dei visti.

Donald Trump
Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump (photo Gettyimages)

Trump ha anche spiegato che gli Stati Uniti apriranno le porta ai perseguitati a causa della fede. Nella normativa sono previste anche delle sanzioni economiche che potranno essere prese in considerazione dal Segretario del Tesoro, in accordo con la Segretaria di Stato.

Negli Usa si lotta per la libertà religiosa. In Italia si restringe?

Sanzioni come “blocco delle proprietà delle persone coinvolte in gravi violazioni dei diritti umani”. Questo vorrebbe dire che nel caso in cui un Paese persegua i cristiani al proprio interno, i funzionari pubblici di quel Paese potranno perdere ogni bene posseduto negli Stati Uniti.

Nel momento in cui in Italia si discute sulla legge Zan-Scalfarotto, negli Stati Uniti l’epoca delle strette intese tra democrazie occidentali e regimi sanguinari si ridimensiona notevolmente. La legge di cui si discute in Italia, infatti, secondo i più critici rischierebbe di limitare notevolmente la libertà di espressione della propria opinione. E quindi anche la libertà religiosa nel momento in cui un cattolico o un sacerdote non possa più parlare di famiglia naturale. Impostando le sue affermazioni sul modello della Sacra Famiglia.

Trump ha spiegato che vuole combattere le violazioni della libertà religiosa nel mondo. Numerosi rapporti hanno accertato come quella cristiana sia ampiamente la fede più perseguita su tutto il pianeta

La libertà religiosa, battaglia condotta (a parole) da tutti

Da decenni infatti governi conservatori e progressisti hanno sempre a parole sposato la causa della libertà religiosa. Ma nel buio dei propri incontri hanno sempre stretto la mano a ricchi commercianti, o a sceicchi, a capo di Paesi che restringono anche in maniera sanguinaria i diritti di libertà religiosa degli uomini e le donne che vivono nel loro paese.

Il sistema politico occidentale fondato sul capitalismo ha sempre utilizzato le battaglie per i diritti civili come velo sui loro interessi economici e di predominio. Per cui, le cause della sinistra progressista (pro-aborto, lgbt, eutanasia) diventano un modo per sottrarre diritti sociali. Mentre la libertà religiosa diventa un termine per fingersi benpensanti ma senza opporre alcun tipo di reale resistenza.

La difesa della libertà religiosa priorità della politica estera americana

Stavolta sembra però essere diverso, e nell’ordine esecutivo firmato lo scorso 2 giugno Donald Trump inserisce la difesa della libertà religiosa di ogni persona in tutto il mondo come “una priorità della politica estera americana”. In quell’occasione Trump, nel bel mezzo delle proteste contro il razzismo divampate nel Paese, ha visitato il santuario di Giovanni Paolo II. Suscitando però la contrarietà del vescovo di Washington Wilton Gregory.

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I leader della conferenza episcopale americana non vedono infatti di buon’occhio l’uso pubblico della religione da parte del Tycoon americano. Nonostante il sentimento dei cattolici nei confronti dell’attuale governatore sia fortemente diviso tra sostenitori e oppositori. Diversa invece la situazione per le altre confessioni cristiane, in gran parte sostenitrici di Trump. Come ad esempio la Chiesa evangelica.

La battaglia di Trump per la libertà religiosa

Trump nel dichiarare la sua strenua battaglia per la libertà religiosa è anche passato ed enunciare i provvedimenti ben precisi che intende adottare nel momento in cui verrà a conoscenza delle violazioni dei diritti umani in materia di libertà religiosa.

“I nostri padri fondatori intendevano la libertà religiosa non come una creazione dello Stato, ma come un dono di Dio ad ogni persona e come un diritto fondamentale per il prosperare della nostra società”, ha spiegato Trump. Annunciando che verranno stanziati “almeno 50 milioni di dollari all’anno per programmi che promuovano la libertà religiosa in tutto il mondo”.

Cosa prevede la norma voluta dal presidente Trump

Tra questi programmi ci sono la prevenzione di attacchi a gruppi specifici, in particolare quando si prevedono punizioni particolari, ad esempio corporali. Oppure, si prevede l’incremento della sicurezza nei luoghi di culto.

Per questo, “i dipartimenti e le agenzie che finanziano i programmi di assistenza esteri dovranno assicurare che le entità fondate sulla fede e religiose non siano discriminate quando competono per la ricezione di fondi federali“.

Giovanni Bernardi

fonte: lanuovabq.it

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