Lei è un grande Miracolo scopriamo perchè

 

 

ISABELLA SPRINGMUHL, UNA RAGAZZA CHE NON SI ARRENDE

 

 

 

Ci sono molte testimonianze di persone affette dalla sindrome di Down che cercano, con tutte le loro forze, di ritagliarsi un piccolo posto nella società, come tutti, come meritano.

Sono storie di vita molto coraggiose, poiché la sindrome da non pochi problemi, ma soprattutto è il pregiudizio a crearne di insormontabili,

Vicende come quella di Isabella Springmuhl vanno allora fatte conoscere, perché ci aiutano capire i nostri limiti mentali e -si spera- a superarli.

Isabella aveva un sogno, quello di diventare una stilista e doveva studiare per farlo.

Nonostante le difficoltà e i tanti “no” sopportati, non si è mai arresa, ne tanto meno ha rinunciato al proprio futuro.

A lei era stato rifiutato l’accesso al corso per stilisti, presso la “Scuola di Moda” della sua città, in Guatemala. Li la sua sindrome non le ha lasciato spazio, ma la diciannovenne ha trovato ugualmente la maniera di prepararsi, riuscendo ad entrare nell’ “Istituto di Moda”.

Oggi ha creato un marchio tutto suo, “Down to Xjabelle”, e una collezione ispirata alla cultura Maya di cui è appassionata.

“Down to Xjabelle” è ora la prima linea di vestiti alla moda, realizzata proprio per ragazzi con la sindrome di Down.

Gli abiti sono  molto colorati, per trasmette positività e allegria.

Amo quello che sono, amo la mia vita, amo quello che faccio. Sono una ragazza Down di 19 anni, faccio la disegnatrice di moda, voglio diventare famosa in tutto il mondo”, queste le dichiarazioni di Isabella ai giornalisti che l’hanno intervistata, durante un suo viaggio a Roma.

Era in Italia grazie ad un progetto, curato dall’ambasciata del suo Paese e dall’Istituto italo latino americano (IIla), “Sogni”, col gruppo artistico “Guatemala es Guatemala”.

Il desiderio che Isabella voleva realizzare sin da bambina, sembra stia prendendo forma. E’ una passione che le è stata trasmessa -dice- dalla nonna che gestiva un piccolo atelier. Insieme a lei, sin da piccola, creava vestitini di carta per le sue bambole, quella la sua prima vera scuola.

Ora lei ha un sito tutto suo che mostra al mondo intero le sue creazioni e la sua forza d’animo: che sia questo un punto di partenza per un futuro pieno di belle soddisfazioni.

 

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