Un bambino miracolato, nato il 2 Luglio

Un bambino miracolato, nato il 2 Luglio
Collevalenza

Questa è la storia di un bambino miracolato, nato proprio il 2 Luglio, di nome Francesco Maria.
Il fatto accadde a Monza, nel 1998, quando i genitori del bambino cercavano di curarlo al meglio, poiché, sin dalla nascita, presentava una grave intolleranza al lattosio.
Non c’era modo di farlo mangiare e, purtroppo, l’intolleranza diventava sempre più importante, arrivando ad estendersi ad altri cibi.

Il bambino si indeboliva sempre più e, quando mangiava qualcosa di estremamente dannoso per lui, rischiava il coma. I medici non davano alcuna speranza ai genitori, in merito alla sopravvivenza del loro piccolo.
Un giorno, però, la madre di Francesco Maria, sentì parlare, in televisione, del Santuario dell’Amore Misericordioso di Madre Speranza, a Collevalenza, vicino Todi (Umbria).
Il luogo è detto la piccola Lourdes e vi sgorgano delle acque taumaturgiche.

Uno zio del piccolo portò loro dell’acqua da quel Santuario e Francesco Maria, così, iniziò ad assaggiare l’acqua di Madre Speranza.
Le Suore che avevano dato allo zio le bottiglie di quell’acqua gli avevano raccomandato di pregare la Novena all’Amore Misericordioso, scritta proprio da Madre Speranza. I genitori e i parenti lo fecero tutti insieme.

Francesco aveva cominciato a bere quell’acqua a fine Giugno, del suo primo anno di vita. Il 2 Luglio, giorno del suo compleanno, angosciati per le possibili e temibili conseguenze, i genitori si trovarono a dover sperimentare se il loro bambino stesse guarendo oppure no.
Lo lasciarono, dunque, libero di affondare le sue manine nella torta di compleanno e, da quel giorno, cominciò a mangiare regolarmente, riprendendo presto peso ed energie.
Il miracolo della guarigione di Francesco Maria è stato riconosciuto dalla chiesa ed ha permesso la Beatificazione di Madre Speranza di Gesù (Marìa Josefa Alhama Valera), il 5 Luglio del 2013.

I genitori del bambino, in segno di riconoscenza, aprirono una casa famiglia per bambini in affido, detta “Casa famiglia Speranza”.

Antonella Sanicanti

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