L’annuncio pasquale e la promessa di Gesù di rimanere con noi tutti i giorni che si compie nella celebrazione eucaristica, al centro dell’Udienza Generale di oggi di papa Leone XIV.

L’Udienza Generale di papa Leone XIV si è svolta anche stamattina, come ogni mercoledì, in una piazza San Pietro gremita di fedeli. Dopo il consueto giro in papamobile per salutare i pellegrini, il Santo Padre ha tenuto la sua catechesi incentrata oggi su un brano del Vangelo di Matteo.
Ha subito ricordato che la Pasqua di Gesù non è un evento che appartiene ad un lontano passato, come tanti episodi storici, ma un evento che si rinnova nella Santa Messa.
Papa Leone all’Udienza Generale: la promessa di Gesù di stare con noi si compie nella celebrazione eucaristica
La memoria attualizzante della Resurrezione di Gesù che si fa nella Domenica di Pasqua e il suo sacrificio che si compie ogni giorno nella celebrazione eucaristica “durante la quale si realizza nel modo più pieno la promessa del Signore risorto «Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo»“. ha detto papa Leone.

Il mistero pasquale proprio per questo è il cardine della vita cristiana, e tutti gli altri eventi ruotano attorno ad esso. Si può affermare, dice il papa, che ogni giorno è Pasqua anche mentre sperimentiamo tante esperienze diverse “dolore, sofferenza, tristezza intrecciate con gioia, stupore, serenità“. specifica.
In ogni situazione il cuore umano brama la pienezza, una felicità profonda. A questo proposito il pontefice ha voluto ricordare quanto diceva una grandissima filosofa del Novecento, la carmelitana Santa Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, che ha indagato approfonditamente il mistero della persona umana e ha analizzato il dinamismo che c’è in questa ricerca del compimento.
La santa diceva infatti ” l’essere umano anela sempre ad avere di nuovo in dono l’essere per poter attingere ciò che l’attimo gli dà e al tempo stesso gli toglie“. L’immersione in questo limite e la tendenza a superarlo, considera il papa, trova nell’annuncio pasquale la notizia più bella.
L’annuncio pasquale può saziare l’animo umano
Nessuna realtà contingente riesce a saziare l’animo umano, la sua tendenza all’infinto. Ma solo l’annuncio pasquale può farlo. Citando San Francesco d’Assisi, papa Leone nota come di fronte alla morte, da cui “nessun uomo vivente può scappare” tutto cambia con l’annuncio pasquale.
Da quel mattino di Pasqua fino ad oggi e per sempre Gesù è chiamato il Vivente, e in Lui troviamo il senso di tutto, “la stella polare verso cui indirizzare la nostra vita nell’apparente caos, segnata da fatti che spesso ci appaiono confusi, inaccettabili, incomprensibili: il male nelle sue molteplici sfaccettature, la sofferenza, la morte, eventi che riguardano tutti e ciascuno“.
La richiesta di preghiera per i Paesi in conflitto
Meditando il mistero della Resurrezione si trova risposta e nella prospettiva della Pasqua “la via crucis si trasfigura in via lucis“, ha spiegato il Santo Padre. Al termine dell’Udienza papa Leone ha voluto ricordare i Paesi che si trovano attualmente in situazioni di conflitto e ha invitato tutti ad unirsi a lui nella preghiera.
In particolare ha rivolto il pensiero alla situazione del conflitto armato in Myanmar. “Esorto la comunità internazionale a non dimenticare la popolazione birmana e a fornire la necessaria assistenza umanitaria“, è stato l’appello del papa.
Infine, ha ricordato l’importanza dell’attenzione alla cura del Creato e nel salutare i giovani, i malati e gli sposi novelli ha riflettuto sulla chiamata alla santità di ognuno e ha invitato perciò ad “aderire sempre di più a Cristo secondo i criteri dell’autenticità di cui i Santi ci hanno dato esempio“.







