Udienza generale: Papa Francesco sui vizi e sulle virtù

In questa prima udienza dopo il Santo Natale, Papa Francesco ha dato inizio ad un nuovo ciclo di catechesi.

Nel corso dell’udienza settimanale del mercoledì, la sua attenzione si è concentrata sui vizi e sulle virtù.

photo web source

Facciamo attenzione a cosa ha detto il Santo Padre ed ascoltiamolo con attenzione.

Il nuovo ciclo catechetico

Un nuovo ciclo di catechesi parte con l’udienza di oggi, quella del mercoledì, in aula Paolo VI da parte di Papa Francesco. Il Pontefice infatti, dopo le celebrazioni liturgiche per il Santo Natale, ha deciso di concentrare la sua attenzione su nuovi argomenti atti sempre ad approfondire e ad indagare, al meglio, la nostra fede.

I vizi e le virtù”, è questo l’argomento scelto da Francesco: “Riconosci il limite, non sentirti padrone di tutto, perché la superbia è l’inizio di tutti i mali” – ha detto, introducendo di cosa si sarebbe andati a parlare. La sua riflessione di oggi, nello specifico, parla proprio della custodia del cuore.

Dio pone i progenitori come signori e custodi del creato, ma vuole preservarli dalla presunzione di onnipotenza di farsi padroni del bene e del male. Questa è l’insidia più pericolosa per il cuore umano, da cui bisogna guardarsi ogni giorno!” – spiega, partendo dalla Genesi. Francesco spiega, anche, che Adamo ed Eva non riuscirono ad opporsi alla tentazione del serpente perché avevano l’idea di un “Dio non proprio buono, che voleva tenerli sottomessi”.

Da qui, tutto è crollato: “Ben presto i progenitori si accorgeranno che, come l’amore è premio a sé stesso, anche il male è castigo a sé stesso. Non ci sarà bisogno delle punizioni di Dio per comprendere di aver sbagliato: saranno i loro stessi atti ad infrangere il mondo di armonia in cui fino ad allora avevano vissuto”.

Papa Francesco: “Col diavolo non bisogna mai discutere”

Vizi e virtù, dipinto di Giotto – photo web source

Papa Francesco ci aiuta a capire cosa ne emerge da questo racconto: “[…] La Bibbia ci spiega che il male non inizia nell’uomo in modo clamoroso, quando un atto è ormai manifesto, ma molto prima, quando si comincia a intrattenersi con esso, a cullarlo nell’immaginazione e nei pensieri, finendo con l’essere irretiti dalle sue lusinghe”. Inoltre ci spiega anche che “con il diavolo non si deve mai discutere. Egli è astuto e intelligente. Per tentare Gesù ha usato addirittura le citazioni bibliche! È capace di travestire un male sotto un’invisibile maschera di bene”.

Dobbiamo sempre stare all’erta, spiega il Papa: “[…] Ci sono persone cadute in dipendenze che non sono più riusciti a vincere (droga, alcolismo, ludopatie) solo per aver sottovalutato un rischio. Pensavano di essere forti in una battaglia da niente, e invece sono finiti preda di guerra di un nemico potentissimo”.

Infine, Francesco raccomanda a ciascuno di noi che bisogna custodire il nostro cuore, come fecero i padri nel deserto: “[…] Davanti ad ogni pensiero e ogni desiderio che si affaccia nella mente e nel cuore, il cristiano si comporta da saggio custode, e lo interroga per sapere da che parte sia venuto: se da Dio o dal suo Avversario. Se viene da Dio, allora lo si deve accogliere, perché è l’inizio della felicità. Ma se viene dall’Avversario, è solo zizzania, è solo inquinamento”.

Impostazioni privacy