Udienza Generale 4 giugno 2025, Papa Leone XIV: “Il Signore ci ricorda che la nostra vita vale”

La ricerca del senso della vita al centro dell’Udienza Generale di Papa Leone: rivolge ai giovani l’invito a rispondere con entusiasmo al Signore per lavorare nella sua vigna.

Papa Leone XIV
Papa Leone XIV all’Udienza Generale del 4 giugno – lalucedimaria

L’Udienza Generale di oggi 4 giugno, la terza del pontificato di papa Leone XIV ha avuto luogo in piazza San Pietro, come di consueto, dopo che il Santo Padre ha fatto un lungo giro in papamobile tra i fedeli.

Dopo il momento di incontro sempre tanto atteso, la folla di pellegrini che sempre più numerosa attende il pontefice al suo arrivo nella ricerca di un sorriso e di una benedizione, l’Udienza ha preso il via con la lettura del Vangelo di Matteo al capitolo 20. Al centro della riflessione di papa Leone oggi c’è stata la parabola dei lavoratori della vigna.

Papa Leone all’Udienza Generale: “La nostra vita vale”

La riflessione del Santo Padre parte dall’analisi della parabola, seguendo un filone già iniziato nelle scorse udienze. Dopo aver analizzato il significato del testo evangelico si concentra sulla ricerca di senso che sta a fondo.

Papa Leone XIV
Papa Leone XIV e il giro in papamobile – lalucedimaria.it

Mentre il padrone della vigna assolda i lavoratori offrendo a tutti lo stesso salario indipendentemente dall’orario di lavoro effettuato, ciascuno può provare per questo un senso di smarrimento e sentirsi non retribuito nel modo giusto.

Così è nella vita, quando ognuno avverte dentro di sè la necessità di trovare significato agli eventi della vita e un senso al vivere stesso. Il Santo Padre ha espresso tanti sentimenti che si riscontrano frequentemente nel cuore di ogni uomo.  “A volte abbiamo l’impressione di non riuscire a trovare un senso nella nostra vita, ci sentiamo inutili, inadeguati” ha detto. “A volte il tempo passa, la vita scorre e non ci sentiamo riconosciuti, apprezzati“, ha aggiunto.

La metafora della piazza del mercato della parabola è molto adatta ai nostri tempi. È la piazza degli affari in cui spesso “si vende anche l’affetto e la dignità cercando di guadagnarci qualcosa“, ha sottolineato. Ma ha affermato con froza che il Signore invece ci ricorda che “la nostra vita vale“.

La parabola dei lavoratori della vigna è una parabola che dà speranza, dice il papa. Alla domanda che ci si potrebbe porre su che senso ha assumere dei lavoratori solo a fine giornata, come fa il vignaiolo della parabola, o che senso ha lavorare solo per poco tempo, la risposta è sul valore intrinseco di ogni persona. 

L’invito ai giovani a non aspettare

C’è sempre la possibilità di trovare un senso, perchè Dio ama la nostra vita“, dice il Santo Padre. Per il padrone della vigna, che rappresenta Dio, è giusto che ognuno abbia ciò che è necessario per vivere. Gli operai della prima ora rimangono delusi perché hanno avuto quanto quelli che hanno lavorato di meno perchè non comprendono la generosità del padrone.

Gesù a chi gli apre il cuore dona tutto se stesso” ricorda il papa. Cita poi sant’Agostino per dare una risposta ad una domanda che ogni cristiano potrebbe porsi, ovvero perché lavorare tanto e non farlo solo alla fine? con questa frase: “Bada di non togliere a te stesso a causa del tuo differire, ciò che Egli ti darà in base alla sua promessa“.

Papa Leone ha quindi rivolto un sentito invito ai giovani a “non aspettare, ma di rispondere con entusiasmo al Signore che ci chiama a lavorare nella sua vigna. Non rimandare, rimboccati le maniche, perchè il Signore è generoso e non sarai deluso“.

Nel saluto ai pellegrini provenienti dalle varie parti del mondo, il Santo Padre ha voluto sottolineare che bisogna “difendere la dignità intrinseca di ogni persona umana” e ha aggiunto ancora l’invito ai giovani a “non rimandare l’incontro con Colui che solo può dare un senso alla nostra vita“.

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