Imam espulso dall’Italia:”Vi uccideremo e mangeremo i cadaveri”

Imam espulso per sospetta radicalizzazioneMahmoud Jebali, cittadino tunisino e sedicente imam, è stato espulso dall’Italia dopo che la polizia ha trovato indizi di radicalizzazione islamica.

In seguito alle segnalazioni effettuate dagli agenti di custodia e dal nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria di Padova, Mahmoud Jebali è stato espulso dall’Italia per sospetta radicalizzazione. Giunto in Italia tramite un barcone e sbarcato a Lampedusa, Jebali aveva da subito mostrato un temperamento aggressivo e delinquenziale macchiandosi di reati come furto, aggressione, rapina, truffa con carte di credito e porto d’armi illegale. Proprio i reati commessi lo avevano fatto condannare al carcere ed in questi anni il tunisino aveva scontato la pena nella casa circondariale di Padova. All’interno del carcere Jebali era divenuto l’imam della comunità islamica ed ogni venerdì i detenuti di fede musulmana si riunivano nella sua cella per le celebrazioni.

Imam espulso dall’Italia, era sospettato di radicalizzazione

I primi sospetti sulla possibile affiliazione al terrorismo di matrice islamica sono nati dal fatto che Jebali era iscritto ad un gruppo Facebook dal nome “Macellazione lecita di un cristiano”. Lo stesso detenuto si era rivolto con fare minaccioso agli agenti di custodia con frasi come: “Prima o poi morirete tutti, entreremo nelle vostre case e vi uccideremo e mangeremo i vostri cadaveri… Allah akbar”. Questi segnali di odio verso gli occidentali hanno convinto il Nucleo Investigativo Centrale a tenere sotto controllo le sue attività in prigione e quelle telematiche, investigazione che avrebbe portato ad acuire i sospetti sulla radicalizzazione del detenuto. Conclusa la pena detentiva, dunque, Jebali è stato condotto ad un aereo che lo ha riportato in Tunisia.

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Luca Scapatello

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