Agivano sfruttando il nome di Nadia Toffa: truffa ai sacerdoti

Una truffa in nome di Nadia Toffa: la bruttissima scoperta fatta dalla Polizia postale di Brescia. A farne le spese, due sacerdoti della città.

Nadia Toffa è morta

Un bruttissimo episodio ai danni di due sacerdoti: la Polizia ha scoperto due persone che tentavano di truffarli a nome della famiglia della conduttrice scomparsa.

Truffa a danno di due sacerdoti

Non hanno neppure il segno del rispetto per una persona così giovane che da poco ha lasciato questa terra a causa di un brutto male: così due persone sono state scoperte e arrestate dalle Forze dell’ordine con l’accusa di truffa. A farne le spese due sacerdoti della provincia di Brescia.

Un uomo italiano ed una donna cinesi, già on precedenti penali, hanno truffato due parroci della Diocesi di Brescia comunicando loro che “la famiglia di Nadia Toffa voleva donare alle loro parrocchie 100mila euro”. Ma la truffa non è finita qui.

Ai parroci veniva chiesto, in cambio dei 100mila euro, di contattare un certo studio notarile e versare, poi, a titolo di sblocco della stessa eredità, il 5% della cifra promessa. E’ successo tutto un mese dopo il funerale della compianta conduttrice de “Le Iene”, e nella sua stessa città.

La famiglia di Nadia Toffa denuncia alla Polizia

Le indagini della Polizia Postale sono partite immediatamente. Due sacerdoti della Diocesi avrebbero versato 5mila euro sul conto di uno dei due truffatori, ed avrebbero, poi, chiamato la famiglia di Nadia per ringraziare della donazione concessa alle loro parrocchie e ai loro oratori, anche per volontà di Nadia. Le indagini sono partite dopo che uno dei sacerdoti, dopo aver versato la parcella, ha chiamato la famiglia Toffa per ringraziarla. Insospettita da ciò, i congiunti della conduttrice hanno subito allertato la Polizia, dato che si trattava di una truffa.

Truffatori individuati

Le due persone sono state denunciate in stato di libertà e la Procura di Brescia ha disposto la restituzione del denaro versato ai due sacerdoti e il blocco dei conti correnti dei truffatori.

E’ stato scoperto, inoltre, che altri sacerdoti erano nel mirino dei due, sempre con la stessa tecnica di truffa.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: ansa.it

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