Il Triduo in onore dei due Santi Pietro e Paolo ci ricorda l’importanza e il peso che essi hanno avuto nella storia della Chiesa.
Tutt’ora e per sempre, celebriamo Pietro e Paolo come esempio di adesione autentica e totale al messaggio evangelico; di fede perpetua, fino alla morte, nel Nome del Cristo, Figlio di Dio, unico salvatore del genere umano.
San Pietro era originario di Betsaida, in Galilea. Fu li che Gesù lo trovò a pescare, sul lago di Tiberiade, quando lo chiamò tra i suoi Apostoli.
A lui, aveva detto che sarebbe stato pescatore di uomini, che avrebbe costituito la pietra su cui edificare la Chiesa, che avrebbe tenuto le chiavi del Regno dei cieli, perché “tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.
Apostolo affezionato e attento, ebbe paura all’arresto di Gesù, tanto da rinnegare, per tre volte, di averlo mai incontrato; poi, però, pianse amaramente.
Suo fu il 1° Concilio di Gerusalemme e la scelta del discepolo Mattia, al posto di Giuda Iscariota.
San Paolo era originario di Tarso, nella odierna Turchia.
Era il terrore dei seguaci di Cristo, che conduceva personalmente in prigione. A causa sua, molti avevano lasciato Gerusalemme, per raggiungere Damasco. Ecco perché quello divenne il tragitto in cui il Signore decise di richiamarlo a se, proprio mentre stava inseguendo i cristiani che gli sfuggivano.
“Saul, Saul, perché mi perseguiti?”. (…) “Io sono Gesù che tu perseguiti. Orsù alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare”.
Saul fu accecato da un bagliore e, accompagnato a Damasco, dovette attendere per tre giorni, prima di incontrare Anania, capo della comunità cristiana che andava a distruggere. Per suo mezzo, guarì dalla cecità e non solo da quella fisica.
O Santi Apostoli Pietro e Paolo, io (nome) vi eleggo, oggi e per sempre, come miei
speciali protettori ed avvocati e mi rallegro umilmente, tanto con voi, o San Pietro
principe degli Apostoli, perché siete quella pietra su cui Iddio edificò la sua Chiesa,
E vi prego di ottenermi viva fede, speranza ferma e caritĂ perfetta, totale distacco da
me stesso, disprezzo del mondo, pazienza nelle avversitĂ e umiltĂ nelle prosperitĂ ,
E così, mediante la vostra intercessione ed i gloriosi vostri meriti, superate le tentazioni del mondo, del demonio e della carne, sia fatto degno di venire dinanzi al cospetto del supremo ed eterno Pastore delle anime, Gesù Cristo, il quale,
con il Padre e con lo Spirito Santo, vive e regna nei secoli dei secoli, per goderlo
Pater, Ave, Gloria.
Antonella Sanicanti
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