Trevignano, il vescovo si pronuncia sulle apparizioni: decisione netta e senza appello

È ufficiale il pronunciamento del vescovo di Civita Castellana sulle presunte apparizioni a Trevignano Romano che chiude il caso.

Dopo un’accurata indagine durata quasi un anno è arrivato il verdetto del vescovo circa le presunte apparizioni e i fenomeni mistici legati a Trevignano Romano e alla figura di Gisella Cardia. Una commissione di esperti, appositamente nominata lo scorso anno per comprendere gli eventi e indagare circa l’eventuale soprannaturalità di essi ha finalmente dato il responso, ed è del tutto negativo.

Trevignano Romano il vescovo si pronuncia
Trevignano Romano, il vescovo interviene con una parola definitiva sulle presunte apparizioni (photo web source) – lalucedimaria.it

La vicenda, che ha avuto un eco mediatico molto forte nell’ultimo anno è iniziata nel 2016 quando Gisella Cardia, il cui vero nome è Maria Giuseppa Scarpulla, ex imprenditrice con procedimenti penali alle spalle, affermava di avere delle apparizioni della Madonna che le avrebbe rilasciato dei messaggi e tutta una serie di carismi mistici. Ad aumentare l’atmosfera avvolta di mistero ci sarebbero stato poi episodi con statuette che avrebbero lacrimato sangue, moltiplicazioni di cibo e vari prodigi che la stessa falsa veggente raccontava in video ed interviste.

Nel corso di questi anni la donna ha avuto un seguito di fedelissimi e altri seguaci che dopo rapporti molto negativi se ne sono allontanati. Ad un certo punto sono iniziati i raduni in una località della cittadina laziale denominata Campo delle rose, che la pseudo veggente e l’associazione da lei fondata occupavano abusivamente. In quel luogo il 3 di ogni mese ci sarebbe stata la presunta apparizione della Madonna con relativo messaggio.

“Constat de non supernaturalitate”

Dopo il clamore mediatico che la situazione ha suscitato dal marzo 2023 il mese successivo il vescovo mons. Marco Salvi, della diocesi di Civita Castellana, di cui fa parte Trevignano, ha nominato una commissione d’inchiesta diocesana composta da un mariologo, un teologo, uno psicologo, un canonista.

Vescovo si pronuncia su apparizioni di Trevignano
Mons. Marco Salvi, vescovo di Civita Castellana (photo web source) – lalucedimaria.it

I lavori della commissione sono stati meticolosi mirando all’individuazione della veridicità delle presunte apparizioni e fenomeni mistici e sulla natura soprannaturale di essi. Il risultato delle indagini prodotto ha portato al pronunciamento ufficiale del decreto in data 6 marzo 2024 con cui di fatto il vescovo afferma che gli avvenimenti accaduti a Trevignano Romano non hanno natura soprannaturale.

La formula che stabilisce questo è “constat de non supernaturalitate” . Con questa espressione formale e un decreto di varie pagine in cui mons. Salvi illustra le motivazioni che hanno condotto a questo giudizio si mette di fatto la parola fine su un fenomeno che appariva chiaro ai più. Si attendeva infatti solo la conferma ufficiale della Chiesa.

Chiari e lampanti gli errori dottrinali nei presunti messaggi che avrebbe dato la Madonna, il comportamento controverso e pieno di lati oscuri della pseudo veggente. Tra i criteri è stata analizzata anche la presenza di un’evidente ricerca di lucro e, come si legge nel decreto, anche di atti gravemente immorali compiuti dalla veggente e dai suoi seguaci hanno portato a questo verdetto.

Le disposizioni del vescovo

Con il decreto mons. Salvi ha peraltro disposto un chiaro divieto ai sacerdoti di “celebrare o guidare atti di pietà popolare in modo tale da connettere entrambi, in modo diretto o indiretto, con gli eventi di Trevignano Romano“. Ha chiarito esplicitamente che il titolo “Madonna di Trevignano” non ha alcun valore ecclesiale e anche in abito civile non può essere usato come se lo avesse.

Decisione della diocesi su Trevignano
Posizione netta della diocesi di Civita Castellana sui fatti di Trevignano (photo web source) – lalucedimaria.it

In riferimento alla signora Scarpulla e al marito Gianni Cardia, così come a tutti coloro che a vario titolo sono stati coinvolti nei fatti di Trevignano come seguaci,  viene imposto il “rispetto e l’adesione al Vescovo diocesano“. La diocesi offre poi la sua disponibilità e propone a queste persone di compiere un percorso di purificazione e discernimento per rimanere in seno alla Chiesa.

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