Quando il trekking si unisce alla fede

Quando il trekking si unisce alla fede
Trekking e lama

Quando il trekking si unisce alla fede, alcuni partono da Renon,un paesino dell’Alto Adige, e percorrono, a piedi, ben 670 chilometri, fino ad arrivare a Roma, dove -tra l’altro- hanno incontrato il Santo Padre Francesco.

Loro si chiamano Walter Mair, che è un allevatore di lama e alpaca; Thomas Burger, che svolge la professione di avvocato a Monaco di Baviera; Thomas Mohr, che è manager ed ha scelto di fare un periodo sabbatico.
Sono amici ed hanno in comune anche la passione per i lama, perciò si sono fatti accompagnare dai loro “animali di fiducia”, lungo tutto il tragitto.

Hanno percorso insieme il tratto della via Romea Germanica, un’antica strada che tocca la Germania, l’Austria e l’Italia, arrivando proprio a Roma.
Anche i loro 3 amici lama hanno dei nomi: Buffon de Oro, che ha 11 anni; Shaquiri de Oro, di 7 anni e Tiento de Oro, di 6 anni: “l’idea non è stata quella di condurre con noi gli animali per portare i bagagli, per questo abbiamo i nostri zaini. I lama sono per noi soprattutto gentili compagni di viaggio, che, come l’esperienza ci insegna, ci hanno aiutato con il ritmo costante della loro camminata”.

Così, i 3 amanti del trekking, di notte hanno dormito nei sacchi a pelo e di giorno hanno percorso una media di 25 km.
I 3 “camminatori” hanno sottolineato che i loro lama sono argentini, come il Pontefice e, a lui, hanno portato dei doni, per omaggiarlo: un copricapo papale -la papalina- e dei calzini bianchi di vera lana alpaca.
“I tre animali delle Ande hanno attirano molto l’attenzione degli altri pellegrini e di chi ci ha incontrato lungo il percorso. E’ incredibile la simpatia che suscitano i lama. C’è che ci accompagna per un pezzo, chi ci offre da mangiare e chi addirittura alloggio”.

Antonella Sanicanti

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