“Ti prego nonno, perché fai così!”

Cosa c’era scritto nel biglietto della bimba di 8 anni che è costato una condanna al “nonno”?

La bambina esprimeva il proprio dolore per gli abusi subiti.

pedofila

Il biglietto in cui la bimba di 8 anni denunciava gli abusi del “nonno”

Quando è stata data in affido a Desmond Gore, la piccola aveva solamente 8 anni. In un primo momento aveva pensato che quell’uomo, da lei chiamato “nonno“, avrebbe potuto regalarle una vita differente, migliore, ma dopo poco tempo il suo soggiorno in casa è diventato un inferno. Secondo quanto emerso da un’indagine condotta dai servizi sociali, infatti, l’uomo era solito abusare della bambina ogni qual volta ne aveva voglia.

Le orrende pratiche a cui Gore (ora 73enne) sottoponeva la piccola sono state scoperte dopo che qualcuno ha mosso le prime accuse contro l’uomo ai servizi sociali. Durante il controllo della casa, infatti, l’assistente sociale ha trovato un biglietto scritto dalla bambina nascosto in una scatola di scarpe sul quale si leggeva: “Mi sento al sicuro quando sono amata. Mi sento triste quando faccio sesso con mio nonno”. Una frase terrificate, grazie alla quale sono partite delle indagini della polizia.

Nonno orco condannato per gli abusi

Gli abusi si sarebbero verificati tra il 2007 ed il 2010 a Perth, nel sobborgo di Armadale. Nel corso delle indagini altre due vittime, anche loro minorenni al tempo, si sono fatte avanti ed hanno accusato l’uomo di averle violentante. Gore si è sempre difeso dalle accuse, professando la propria innocenza e sostenendo che le vittime non erano affidabili poiché a suo avviso: “Sono persone alla ricerca di soldi”. L’uomo ha anche dichiarato che in quel periodo non avrebbe potuto violentare i minori poiché era già impotente. I giudice, però, non ha ritenuto credibile la sua linea di difesa e lo ha ritenuto colpevole di ben 20 crimini sessuali ai danni di minori.

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Luca Scapatello

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