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Allarme: terremoto in Molise, alla vigilia dell’anniversario di Amatrice

L’allarme terremoto in Molise, proprio alla vigilia dell’anniversario di quello che ad Amatrice e dintorni distrusse molte abitazioni ed ebbe tante vittime, sembra quasi un modo per mettersi al riparo dalle polemiche di coloro che, dopo ogni disastro, hanno bisogno di cercare un colpevole.

Diciamo questo perché sappiamo bene che non c’è certezza nella predizione di un sisma, ma Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile Nazionale, dice: “C’è il terremoto, il terremoto non è prevedibile, ci sono queste scosse, gli esperti dicono che è aumentata la probabilità che ci possa essere una scossa ancora più forte, regoliamoci di conseguenza”.
Angelo Borrelli era oggi in Molise, per registrare ciò che sta accadendo nella Regione, già dalla settimana scorsa.

Dopo la scossa a Montecilfone (provincia di Campobasso) di magnitudo 4,1, ci sono state molte altre scosse, avvertite anche in Emilia Romagna e nelle Marche.

Terremoto in Molise: si può davvero prevedere?

La situazione sembrerebbe seria e noi speriamo e preghiamo che non accada nulla di grave e che l’emergenza rientri al più presto, ma è la prima volta che si cerca di prevenire un terremoto e abbiamo il sentore che le diagnosi probabilistiche possano non bastare.
Dice ancora Angelo Borrelli: “Non possiamo escludere ulteriori scosse, anche di più elevata intensità”. “Per queste ragioni abbiamo raccomandato e attivato, insieme al presidente della Regione, Donato Toma, con il Prefetto, Maria Guia Federico, con i Sindaci e le istituzioni presenti sul territorio, una serie di presidi a garanzia dell’assistenza alla popolazione. Bisogna tenere la massima attenzione, anche da parte dei cittadini, quelli che non si sentono sicuri nelle proprie abitazioni, possono rivolgersi ai Comuni nei punti di assistenza”.

Bene, noi tutti ringraziamo le autorità per queste “estreme attenzioni”, ma auspichiamo anche che Amatrice (come tante altri territori, brutalmente trasformati dai terremoti, così frequenti nella nostra Nazione) non venga mai dimenticati.

Auspichiamo che l’attenzione per il “non accaduto del Molise” diventi almeno un esempio, nel tentativo di evitare altri disastri peggiori: quelli causati dall’uomo e dalla sua indifferenza per la natura e per i propri simili.

Antonella Sanicanti

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