A distanza di 2 anni da quella terribile sciagura sismica, vogliamo raccontare una storia a lieto fine, che lascia comunque l’amaro in bocca, per il ricordo di quei giorni e delle vite perse per sempre.
Si conosce solo da poche ore, la storia di Serena Dʼ Amico, che ha rispeso a parlare solo quando la sua insegnante di Lettere, la professoressa Maria Flavia Perotti, le ha assegnato il compito “Inventa un racconto a piacere”.
“Succedeva sempre nell’ora di geografia. Tra gli argomenti c’era anche il tema del terremoto: quando intuiva che potessi parlare dell’argomento, Serena si alzava e senza dire nulla usciva dalla classe. Non ho mai provato a fermarla”, racconta la professoressa.
Poi Serena scrive: “Il 24 agosto è un giorno che ricorderò per il resto della mia vita, a volte un oggetto che ho davanti, o magari una persona, mi riportano a quel giorno”.
Antonella Sanicanti
“Allontanami dal male”. Questo Sabato con la preghiera della sera chiediamo questa grazia alla Beata…
La Madonna dello Schiavo inviò un segno tangibile e concreto agli abitanti delle terre sarde,…
La storia straziante del neonato: un bimbo abbandonato nel modo peggiore, subito dopo la nascita…
Sant'Alberto Magfno fu un eccelso sapiente diventato Dottore della Chiesa. Fu lui a istruire un…
Meditiamo il Vangelo del 15 novembre 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…
Il Sabato è il giorno della devozione alla Beata Vergine Maria. Offriamo questo nuovo giorno…