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Il tesoro più prezioso viene protetto in modo misterioso dalla catastrofe

Una grande inondazione riempie d’acqua la cappella di Sant’Antonio, ma inspiegabilmente accade un evento dai tratti prodigiosi.

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Il fatto è accaduto in Brasile. Davanti alla grande ondata, infatti, che ha riempito di acqua il luogo di preghiera, il tabernacolo ha protetto le Sacre Specie, che in questo modo si sono salvate dallo scampato pericolo.

Il fatto drammatico che ha sconvolto la cittadina

In particolare, l’inondazione ha avuto luogo a Caragola, e ha portato l’acqua a raggiungere quasi due metri di altezza e a invadere in maniera drammatica tutti gli edifici della cittadina. Da tempo infatti le piogge torrenziali hanno fatto sì che il fiume Carangona inondasse il municipio che si trova nella zona di Mata Mineira.

Almeno cinque famiglie sono rimaste senza la propria abitazione, senza contare almeno una decina di persone danneggiate. Un fatto purtroppo già accaduto diverse volte in passato, come ad esempio anche lo scorso anno nello stesso periodo, quando le inondazioni e le piogge torrenziali hanno causato la morte di 54 persone e l’evacuazione di oltre diciannovemila persone.

Dopo la catastrofe, il fatto ha lasciato tutti sbalorditi

In mezzo a questo disastro, inevitabilmente è stata colpita anche la Cappella di Sant’Antonio, situata nel quartiere di Lacerdina. Ma nel controllare, in seguito alla catastrofe, i danni prodotti, il fatto ha lasciato a bocca aperta le prime persone che si sono recate sul posto, e in seguito tutte le altre.

Nel recarsi presso il tabernacolo, infatti, ciò che hanno visto ha riempito i loro cuori di grande fiducia e i loro occhi di commozione, pensando ai tanti danni provocati e alla difficoltà di ripartire con la normalità della vita dopo una prova di questo genere.

Mentre l’inondazione distruggeva tutto il tabernacolo ha protetto le ostie

Lo ha raccontato sul suo profilo di Facebook il giovane Victor Marius. Mentre infatti l’acqua ha distrutto tutto ciò su cui si è posata, durante la grave inondazione, il tabernacolo ha custodito e protetto in maniera esemplare le Sacre Specie.

Che possa essere stato questo un segno di manifestazione del divino, della presenza del Signore in quello specifico luogo in seguito a questo dramma? Sicuramente, il fatto ha lasciato molti interrogativi ai fedeli, e ha destato curiosità nelle tante persone che si sono avvicinate all’accaduto.

Il toccante post di un giovane che ha assistito all’evento

“In mezzo a tutto questo è qui”, è la toccante sintesi fatta dal giovane sulla sua pagina. “Lui, che non cambia, che non trema in mezzo alla tormenta e in cui possiamo confidare e rimanere saldi: Gesù“. L’uomo, nella sua profonda e commovente riflessione sull’accaduto, e di conseguenza sul Santissimo, ha tirato le somme senza paura di dire la verità.

“Nelle più grandi avversità, Dio resta”, è la conclusione che il giovane porta nel cuore dopo tutto quello che è successo. “In questo momento difficile, la fede e la speranza sono cose che ci confortano, ma soprattutto ci danno forza. Dio onora chi grida a Lui! Egli non cambia, nulla può colpirti quando Lui è al tuo fianco. Ogni onore e Gloria al Signore Gesù Cristo. Confidate!”.

Mais uma vez em pouco mais de um ano nossa cidade de Carangola sofre com mais uma enchente, sendo esta de proporções…

Pubblicato da Victor Marius su Sabato 20 febbraio 2021

 

In poco tempo l’immagine è diventata virale in tutta la rete, e l’augurio è che lo sia sempre di più, in quanto dimostrazione del fatto che il Signore non abbandona mai i suoi figli, in modo particolare nel momento della prova. Anzi, tutt’altro: proprio nel dolore e nella sofferenza Gesù si manifesta all’umanità invitandola a guardare oltre, verso il cielo, nella direzione della vita eterna.

LEGGI ANCHE: Papa Francesco esprime tutta la sua gioia per questo evento speciale

Il Signore si manifesta ai suoi figli specialmente nelle difficoltà

Nulla avviene per caso, e niente viene permesso dal Signore senza la Sua volontà. Nonostante non sia sempre facile ricordarselo, specialmente di fronte agli eventi più nefasti, Gesù sceglie dei luoghi e dei tempi ben precisi per mostrarsi più vicino alla popolazione di quanto non lo sia nel resto dei giorni, ad esempio nella Santa Messa e nell’Eucarestia.

Di conseguenza, il messaggio che sopraggiunge da questa vicenda si è diffuso come una grande onda di bene e di amore collettivo, che supera ogni situazione drammatica. Che siano pandemie, terremoti, catastrofi o persecuzioni, il Signore non lascia mai soli e nell’incertezza i suoi figli. Per questo, l’appello che emerge da vicende di questo genere è quello di continuare a confidare in Lui, senza stancarsi mai.

Giovanni Bernardi

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Giovanni Bernardi

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