Suor Elvira della “Comunità Cenacolo” sta male: un popolo orante si stringe attorno a questa grande donna

Una notizia che, all’inizio, ha spiazzato tutti ma che, poi, si è rivelata infondata. Ciò che conta, ora, è pregare intensamente per lei, per accompagnarla nelle sue ultime ore di vita terrena.

Suor Elvira, della “Comunità Cenacolo”: ieri ne era stata data notizia della sua salita al cielo. Notizia poi, smentita. Ma si chiede preghiera per lei.

Suor elvira sta morendo
Suor Elvira della Comunità Cenacolo – photo web source

Anche noi, per questo, ci uniamo al coro di invocazioni per la religiosa.

Suor Elvira della Comunità Cenacolo: cosa è successo?

È la fondatrice della “Comunità Cenacolo”, ma da ieri sera circolano notizie discordanti sulla sua salute. Tanto che era stata anche data per certa la sua salita al cielo, ufficializzata anche da Radio Maria. Informazioni non chiare, frammentarie che sono state smentite poco dopo. Suor Elvira è ancora fra di noi, ma arriva un messaggio da parte di Angela della Comunità Cenacolo.

Poche semplici parole ma che fanno capire quanto sia importante, ora più che mai, pregare per la cara suor Elvira:

Chiediamo preghiere! La Madre sta andando in cielo. Grazie di cuore”.

La preghiera: ora più che mai è importante per suor Elvira. Sentire la presenza vicina di tutti coloro che l’hanno voluta bene, che l’hanno conosciuta e che l’hanno assistita. Tantissimi sono coloro che, materialmente, anche in queste ore le sono vicino, ma per tutti coloro che invece sono lontani, la preghiera è il mezzo che ci unisce a lei.

Per questo motivo anche noi ci uniamo al popolo in preghiera per lei, affinché il transito della religiosa possa esser quanto più dolce e benigno possibile. Al momento non sono state diffuse altre notizie in merito e, perciò, sarà direttamente la Comunità Cenacolo a dare aggiornamenti ufficiali circa la condizione di salute di suor Elvira, per evitare notizie errate, come quella circolata ieri sera.

photo web source

Chi è suor Elvira

Ma chi è suor Elvira? Si chiama Rita Agnese Petrozzi, ma da tutti è conosciuta come Madre Elvira. È nata a Sora, in provincia di Frosinone, nel 1937. Da tanti è stata identificata come “la suora dei drogati”, ma lei stessa ama definirsi “figlia di gente povera”.

Il suo ingresso in convento all’età di 19 anni, presso le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret a Borgaro Torinese. Ma è verso la metà degli anni sessanta che Suor Elvira sente qualcosa dentro di sé: una vera e propria spinta, “un fuoco”, come lei stessa ha più volte affermato. Quella di dedicarsi ai giovani che vede in quegli anni sbandati, persi, smarriti.

Nel 1983 fonda, a Saluzzo in provincia di Cuneo, la “Comunità Cenacolo”, un’opera sociale ed assistenziale ma soprattutto una famiglia, dove chi si sente ferito può incontrare un amore che lo accoglie gratuitamente, lo aiuta a guarire le ferite, lo sostiene e lo guida per ritrovare la Via della Verità.

Suor Elvira – photo: comunità cenacolo

Preghiamo insieme per lei

Mai come in questo momento, è suor Elvira ad aver bisogno di noi e delle nostre preghiere. Accompagniamola e preghiamo il Padre per lei:

Signore, Padre di misericordia, Dio di ogni consolazione,

nell’immensità del tuo amore volgi lo sguardo

a questa tua fedele nel suo dolore.

Per la Passione e morte del tuo Figlio unigenito,

donale la grazia del perdono,

perchè nel passaggio da questa vita

trovi in Te il giudice benigno.

Lavata da ogni macchia nel sangue dello stesso tuo Figlio,

possa entrare nella vita eterna.

O Clementissima Vergine, Madre di Dio, consolatrice dei sofferenti,

raccomanda al tuo Figlio divino questa fedele.

Confortata dal tuo materno intervento,

non tema le angosce della morte,

ma entri lietamente da te guidato,

nella desiderata patria del cielo.

A te ricorro, o San Giuseppe, patrono dei morenti,

al cui transito assistettero Gesù e Maria.

Per l’amore che portasti loro,

ti prego per questa fedele che giace

nel travaglio dell’agonia.

Sotto la tua protezione, liberata dalle insidie

del nemico, e salvata dalla morte perpetua,

giunga all’eterna gioia.

Amen”

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