Ballava nelle discoteche, oggi danza per Dio: la straordinaria storia di suor Anna Nobili

Suor Anna Nobili ballava nei locali notturni, ora solo per Dio. Una storia di fede, riscatto e bellezza che ispira tante giovani ragazze.

suor anna nobili
suor anna nobili . lalucedimaria.it

Che Dio possa tutto, chi crede, lo sa molto bene, ma non è mai abbastanza ascoltare o leggere testimonianze, in grado di scaldarci il cuore, e ricordarcelo ogni volta.

E a questo proposito, la testimonianza di Suor Anna Nobili, è una di quelle perle che è bene tenere a mente, e che ci mostrano come Dio agisca nei modi più disparati, anche quando si brancola nel buio. In una lunga intervista rilasciata tempo fa a Nel cuore dei giorni-Azzurro, su Tv2000, Suor Anna Nobili aveva raccontato i passi verso la sua conversione.

Nobili nasce a Milano, nel 1970, e da bimba aveva vissuto in un ambiente familiare un po’ teso, costellato da un rapporto piuttosto altalenante tra i suoi genitori, che dopo un po’ di tempo, si separarono. «Hanno fatto fatica a volersi bene, papà era alla ricerca di qualcosa che poteva riempirgli il cuore, ma non riusciva mai a trovarlo. L’ambiente era teso, e mamma decise di separarsi. Andammo a vivere con mamma, e i miei fratelli, Marco e Cristiano». 

Suor Anna Nobili: da ballerina nelle discoteche a danzatrice  per il Signore

All’età di 18 anni, Anna scopre una grande passione, ossia la danza. «Per me, in quel periodo, la danza era il sogno che avevo nel cuore e che in qualche modo non si realizzava. Facevo fatica a parlare, balbettavo, per cui, la danza era una comunicazione non verbale.

suor anna, quando era ballerina
suor anna nobili . lalucedimaria.it

Avevo un forte senso di inferiorità, pensavo di non saper far nulla, di non valere niente. Pensavo di essere lo scarto della società, perché comunque cercavo sin da piccola, fuori di casa, quell’affetto, l’attenzione, la cura che non trovavo. A scuola mi prendevano in giro per questo. Erano catene invisibili per cui non riuscivo a esprimere ciò che ero». 

Nobili, intorno ai 18/19 anni aveva iniziato a essere più ribelle e a studiare danza in una scuola di Milano. La sera, lavorava nei pub, per conoscere i pr delle discoteche. Finito di lavorare nei pub, nei weekend ballava sui cubi. «Avevo scoperto, poi, che questo corpo piaceva, ed era un’arma per me a doppio taglio, e anche se a me non piaceva, poteva essere un modo per prendere quelle carezze, l’affetto che a casa non avevo ricevuto». 

In seguito, cominciò a lavorare come ballerina in tv, su Canale 5, e in Rai, così interruppe il lavoro in discoteca, per lavorare in televisione. A ballare di notte andava solo nei weekend.

La mamma le parla di Gesù

Ma il Signore, si sa, può bussare all’improvviso nei cuori, ed è proprio ciò che è accaduto ad Anna. Una sera, sua madre, mentre lei si stava truccando, come faceva sempre, per un’oretta, andò da lei e le parlò del suo incontro con Gesù, le parlò della scrittura, della Messa, dei Salmi.

suor anna vestita da suora

 

Anna la liquidò dicendole che era “roba per vecchi”. «Non capivo mia mamma, né come fosse possibile quel suo “risveglio”. Dicevo “non le ho chiesto di vivere questa vita, quindi lei non può venire con la Bibbia in mano da me”. Ho cominciato a ribellarmi, a dire un sacco di parolacce, anche contro Gesù».

Ma una notte di Natale, a 23 anni, camminando senza meta, si fermò in chiesa. Lì sentì il profumo dell’incenso, l’atmosfera gioiosa, con tanti cristiani che si abbracciavano, si salutavano. Resta affascinata e qualcosa in lei, cambia. Inizia ad andare a Messa, e per un periodo vive una sorta di doppia vita.

Quello che l’aveva colpita del cristianesimo, era l’aver scoperto «un Gesù che non chiedeva niente in cambio, che mi dava un amore gratuito. Perché comunque io, di notte, dovevo in qualche modo, fare un contraccambio: io ti dò il mio corpo, e tu mi dai qualcosa che poi, però, arrivavo a casa vuota. In chiesa, Gesù mi riempiva con le sue tenerezze».

Dopo queste vicissitudini, Anna va per un periodo ad Assisi, si prende una pausa per riflettere sulla sua esistenza. Fa un ritiro da sola, e l’ultimo giorno, si trovava nella Basilica di Santa Chiara e pioveva a dirotto. «Il Cielo era buio, tetro, e quando sono arrivata alla Basilica di Santa Chiara, il Cielo si è aperto. Sotto le nuvole il cielo era color arancione fosforescente e c’erano questi raggi che sprizzavano gioia. Leggevo che lì c’era Dio creatore, non poteva esistere tutto questo senza di Lui. Lì ho cominciato a danzare dalla gioia». 

L’inizio della conversione

Al ritorno verso Milano, ha avvertito la presenza di Dio dentro di Sè ed è iniziata la sua conversione. Un cammino che l’ha portata, poi, a entrare nelle Suore Operaie della Santa casa di Nazareth. Anna Nobili ha fondato una scuola di danza a Palestrina, grazie all’aiuto di Mons. Domenico Sigalini.

Suor Anna Nobili
Suor Anna Nobili (FB@annanobili)-lalucedimaria.it

Una scuola sacra, in cui «mettiamo in danza La Creazione, La Grazia di Dio, l’Amore…si fanno messe danzate, siamo entrati nella danza di Dio». Anna Nobili ha spiegato anche come ci sia speranza per tutti, nella vita. «Sono passata per depressione, momenti di aridità fortissimi, abbandono, solitudine […]. Avevo un vuoto dentro, Gesù lo ha riempito di Lui. Consiglio di non chiudersi nel dolore, nell’odio». 

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