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Opinioni e Approfondimenti

Storie di miracoli: il Santo che predicò con la sua testa tra le mani

La storia della Chiesa ha conosciuto tantissime figure di Santi, ognuno con le sue particolarità e i suoi miracoli. Alcuni più famosi, altri meno noti, ognuno di loro ha offerto un contributo straordinario attraverso importanti avvenimenti. Il Santo di cui parliamo è legato a una storia miracolosa unica nel suo genere.

Il Santo che raccolse la sua testa era un Vescovo (photo Pixabay)

 

Il significato simbolico del miracolo trattato in questa sede è straordinario. Un Santo che predica al popolo cristiano con la sua testa tra le mani è un fatto unico ed eccezionale. Di chi stiamo parlando? La figura in questione è San Dionigi, venerato dalla Chiesa cattolica come uno dei “Santi cefalofori”, ovvero portatori della testa. Che significato ha tutto ciò? Perché risulta così importante questo evento miracoloso? E, non per ultimo, quando collochiamo storicamente la vicenda?

Il Santo che raccolse la sua testa: il contesto

Il Santo che stiamo prendendo in considerazione, vista l’eccezionalità del suo miracolo, è San Dionigi. Già Vescovo della Santa Romana Chiesa, questo Santo è venerato, secondo la tradizione, già dal VI secolo. La storia di questo Santo è molto particolare e non mancano certo elementi leggendari che rafforzano ancora di più la devozione nei suoi confronti. Dionigi svolse il suo operato cristiano nel III secolo, a Parigi. Fu Vescovo in questa città, ai tempi del dominio romano, quando ancora veniva chiamata Lutezia (era, nello specifico, una città della Gallia preromana e poi romana).

Il miracolo di San Dionigi

La decapitazione di San Dionigi, stando alla tradizione, è datata tra il 250 e il 285. Il luogo del Martirio, per l’appunto, fu quello che in italiano viene definito il “Monte dei Martiri”, conosciuto in francese come Montmartre. Il suo messaggio apostolico, però, era di gran lunga più forte e più spiritualmente elevato di quanto gli accadde. Si tramanda, infatti, che a seguito della sua decapitazione, Dionigi raccolse letteralmente la sua testa e, dopo aver percorso diversi chilometri, continuò senza sosta a predicare la Parola di Dio ai presenti. Solo successivamente, con la sua testa in mano, giunse al luogo della sua sepoltura. Proprio nel luogo in cui fu sepolto, furono innalzate la basilica e, successivamente, l’abbazia intitolata proprio al Santo.

Leggi anche: San Pio da Pietrelcina: la particolare caratteristica delle sue stigmate

 

 

Fabio Amicosante

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Fabio Amicosante

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