La stella di Betlemme non era una cometa. Cosa seguirono i Magi

Nel Vangelo di Matteo viene narrato che i Re Magi vennero guidati da Gesù da una stella cometa, in realtà potrebbe essersi trattato di altro.

Cometa - Stella Re Magi

Tra le stelle comete che passano ciclicamente nei pressi della terra, nessuna coincide con la data della nascita di Gesù Cristo.

La stella narrata nel Vangelo e l’influenza di Giotto nella sua rappresentazione

Sappiamo, grazie al Vangelo secondo Matteo 2, 1-16 che i Re Magi giunsero prima da Re Erode e poi nella capanna in cui era nato Gesù seguendo una stella. L’evangelista lo dice chiaramente riportando le parole dei magi ad Erode: “Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: ‘Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo’“. Usciti dal Palazzo reale seguirono quella stessa stella che si spense sopra la mangiatoia: “Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino”.

Seguendo la seconda descrizione, si potrebbe pensare che la stella a cui si riferivano fosse una stella cometa. Tale ipotesi è divenuta realtà con il dipinto della Natività realizzato da Giotto nel Medioevo. In questo, infatti, si vede distintamente una stella cometa che solca il cielo in concomitanza con la mangiatoia in cui era nato Gesù. Sappiamo, però, che il pittore prese ispirazione per quel disegno dopo aver visto il passaggio della Cometa di Halley. Ciò nonostante da quel dipinto in poi la Stella di Betlemme è stata associata in tutto il mondo con una cometa.

La stella di Betlemme non è la cometa di Halley

Alcuni studiosi hanno cercato di capire se la cometa di Halley fosse passata nei pressi della terra anche il giorno in cui è nato Gesù. Come tutte le comete ha un periodo di rivoluzione che, nel suo caso, è di 75 anni. Ad esempio la prossima volta che sarà visibile dalla terra sarà nel 2061. Facendo il conto a ritroso dall’epoca di Giotto, però, si evince come la famosa cometa non passo l’anno in cui si presume sia nato Gesù.

A tal proposito l’astronomo Gianfranco Lollino, direttore dell’osservatorio astronomico di Saludecio, spiega che potrebbe essersi trattato di un altro fenomeno astronomico: “Ci sono ipotesi possibili che potrebbero riguardare qualche altra situazione ‘celeste’ che potrebbe essere stata scambiata come il passaggio di una cometa.

Cos’era dunque la stella di Betlemme?

L’astronomo prosegue nel formulare altre possibili cause di quel bagliore: Per esempio una congiunzione astrale tra Giove e Venere che, insieme, sono visibili e brillanti nel cielo e potrebbero spiegare l’equivoco dello scambio con una Cometa“. Un’altra ipotesi, aggiunge l’esperto è che si sia trattato dell’esplosione di una supernova: “Non è un’ipotesi assurda, sono fenomeni che possono accadere. In genere quando le stelle esplodono hanno un picco di visibilità per una settimana”.

Sono dunque ancora molte le ipotesi legate a cosa fosse quella luce che indicò la via ai Magi e probabilmente molte altre ne arriveranno. Quel che però conta, per noi, non è tanto la sua reale natura ma che quel fenomeno sia avvenuto esattamente in quel momento ed in quel luogo. Molti lo potrebbero chiamare “caso” noi “Dioincidenza”. Una luce che illumina, ad alcuni pagani, la via verso il Salvatore. E’ la storia della nostra salvezza, il cammino che noi cristiani siamo chiamati a seguire ogni giorno.

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Luca Scapatello

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