Cresce la tensione in Siria dopo l’ultimo attacco delle forze governative ai ribelli, gli USA meditano un intervento, ma il Vicario di Aleppo Abu Khazen è convinto che si tratti di un pretesto per entrare in guerra e distruggere la Siria. L’ultimo attacco delle truppe di Assad a Douma, ultima roccaforte delle truppe ribelli, ha generato una dura reazione politica a livello internazionale. Fonti vicine agli Stati Uniti sostengono che le truppe governative abbiano utilizzato (come durante gli altri attacchi) armi chimiche contro la popolazione civile e che nell’ultimo raid siano morte 60 persone tra cui donne e bambini.
Per tal motivo il governo Statunitense chiede con risoluzione una delibera del consiglio di sicurezza dell’ONU e nel frattempo raccoglie appoggi internazionali da Parigi e Londra concordi nell’offensiva contro il governo Assad. L’ipotesi di un intervento USA in Siria è stato fortemente criticato dall’ambasciatore russo all’ONU, Vassily Nebenzia, il quale ha dichiarato che non ci sono prove dell’utilizzo di armi chimiche da parte dell’esercito siriano, aggiungendo che Washington, Londra e Parigi stiano preparando un attacco immotivato: “una campagna di aggressione contro la Russia e la Siria, uno Stato sovrano”, quindi ha concluso con un monito: “Non vi rendete conto a che livello di rischio state spingendo la situazione internazionale”.
Da anni testimone delle atrocità della guerra in Siria, il Vicario di Aleppo esprime la propria preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare nell’ultimo periodo. Monsignor Abu Khazen non riesce a comprendere quali siano i reali motivi dell’intromissione delle potenze occidentali nella guerra civile in Siria e dichiara: “Russia e Stati Uniti dicono tutto e il contrario di tutto. Washington accusa ma non ha certezze. Quello che non mi spiego è il senso di un attacco con armi chimiche dopo aver già liberato quasi tutto il territorio della Ghouta orientale. Mi sembra poco credibile e mi chiedo chi possa trarre vantaggio da tutto questo”, suggerendo che la fonte sia stata creata ad arte per giustificare un intervento USA.
Qualunque sia la verità dietro il conflitto, il Vicario sottolinea come l’unica via possibile da perseguire sia quella suggerita da Papa Francesco: “Le parole del pontefice corrispondono alla nostra posizione e al nostro desiderio più grande. Vogliamo la pace. Di fronte a queste azioni e alle conseguenti minacce, la gente ha paura e l’escalation degli ultimi giorni preoccupa moltissimo. Non saprei dire cosa è cambiato nelle ultime settimane, ma si vede che vi è la ricerca di un pretesto per distruggere il nostro Paese”.
Luca Scapatello
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