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Sacra Sindone: E’ un uomo vivo! Le rivelazioni del nuovo studio

Recenti studi presso l’Università di Navarra testimoniano che la Sindone non mostra un cadavere, ma un uomo vivo.

Sacra Sindone (photo Gettyimages)

Alquanto interessante lo studio portato avanti dal dottor Bernardo Hontanilla Calatayud, dell’Università di Navarra (Spagna). La tesi al centro dello studio è questa: nella Sindone non è rappresentata l’immagine di un cadavere, bensì di una persona viva. Le ipotesi raccolte dall’equipe di studio è stata poi avvalorata da un numero sufficiente di prove, affinché l’affermazione possa essere constata in modo efficace.

Sindone: l’immagine di un uomo in vita

Entriamo nel cuore di questo studio, affrontando passo dopo passo, le varie prove che hanno dato credito alla tesi del dottor Bernardo Hontanilla Calatayud. Secondo l’esperto in materia, la figura rappresentata sulla Sacra Sindone corrisponde a quella di una persona viva, che si sta alzando. Il primo importante elemento caratterizzante riguarda quella che viene chiamata dagli addetti ai lavori “rigidità cadaverica”. Questa rigidità, che si presenta nei defunti dopo 24 ore (nella sua massima espressione), si sarebbe dovuta verificare molto presto nella figura della Sindone, visti i numerosi colpi subiti.

I segni della Sindone non corrispondono a tale rigidità

Infatti, lo studioso ha portato alla luce che i segni presenti nell’immagine collocata nella Sindone, non corrispondono ai segni di rigidità che si verificano dopo la morte. A partire da uno studio del viso, si può notare la presenza, come sostenuto dall’esperto, di “solchi nasogeniani e nasolabiali”. Questi solchi, che sono espressioni facciali provocate dai muscoli, scompaiono dopo la morte. Infatti, dopo la morte, la muscolatura facciale non presenta tali contrazioni.

La postura

Altro campo di studio, dopo quello facciale, è stato quello relativo alla postura dell’Uomo della Sindone. Anche in questo caso, le scoperte sono molto interessanti. Ciò che è stato registrato dallo studio è una flessione del collo e una semi-flessione asimmetrica della zona dell’anca. Anche le ginocchia e le caviglie presentano una parte flessa. Sembra chiaro che la posizione dell’Uomo raffigurato non è quella di un uomo appena tirato giù dalla Croce. Bensì, la proposta avanzata è che si tratti di una persona che si sta alzando.

I test effettuati

Per rendere più chiara l’idea, gli esperti hanno chiesto ad alcuni uomini con caratteristiche fisiche simili a quelle dell’immagine (dunque tra i 30 e i 40 anni, con un altezza che varia tra 1,70 e 1,80 mt) di alzarsi, replicando la posizione della Sindone. Anche loro, come risulta dall’immagine, hanno discostato le mani verso la zona dei genitali, con piccola flessione della testa e appoggio parziale della pianta del piede. Infatti, come osservato dall’esperto, un defunto crocifisso avrebbe tutt’altra articolazione degli avambracci, come osservato in altri casi.

In conclusione

Lo studioso, nel trarre alcune conclusioni ha voluto mettere in evidenza che se la Sindone ha coperto il corpo di nostro Signore Gesù, allora è ragionevole pensare che avrebbe voluto mostrarci i segni non tanto della morte, quanto della Resurrezione. Dunque, l’immagine, che ci restituisce la Sindone presenta segni dinamici di vita, in completa contraddizione con i segni della rigidità cadaverica, segno evidente della volontà di Cristo di mostrarci il miracolo di Resurrezione.

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Fabio Amicosante

 

Fabio Amicosante

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