Il sindaco di Barbata, dopo una guarigione miracolosa avvenuta per intercessione di Carlo Acutis, canonizzato a breve, gli ha reso un pubblico omaggio nella cittadina.

Carlo Acutis sarà Beato ancora per poco: il 7 settembre avrà luogo la cerimonia di canonizzazione e a tutti gli effetti assumerà il titolo di Santo. È una figura sempre più amata e venerata e sono davvero tante le storie e testimonianze di grazie e miracoli avvenuti per la sua intercessione, che sembra essere molto potente.
Tra questi c’è la testimonianza del sindaco di Barbata, una piccola località sita nella provincia di Bergamo, Vincenzo Trapattoni, che partendo dalla sua storia personale ha voluto rendere un omaggio pubblico al giovane santo “patrono di Internet” nella sua cittadina.
A seguito di una guarigione ottenuta in seguito alla preghiera di intercessione del Beato Carlo Acutis, il primo cittadino di Barbata ha pensato di far edificare un’edicola votiva in suo onore.
L’omaggio del sindaco dopo la guarigione per intercessione di Carlo Acutis
L’inaugurazione della cappella votiva in onore di Carlo Acutis ha avuto luogo nell’aprile scorso, proprio in corrispondenza della data in cui avrebbe dovuto esserci la cerimonia di canonizzazione, il 27 aprile, poi rinviata a causa della morte di papa Francesco.

Dentro la cappella votiva è stata posizionata una una statua di dimensioni naturali che rappresenta Carlo Acutis e una reliquia che contiene frammenti del suo cuore, ovviamente concessi dalle autorità competenti. IL sindaco Trapattoni non ha reso noto quale fosse il tipo di problema di salute che ha avuto, ma di certo si sa che c’è stato e che si trattava di qualcosa di estremamente serio.
Il problema di salute da cui era affetto il politico ha necessitato un ricovero ospedaliero. È stato proprio durante questo periodo, come ha dichiarato Trapattoni in varie interviste, che ha iniziato a leggere informazioni sulla vita di questo giovane Beato.
Ha subito avvertito un forte legame con la spiritualità di questo giovane che nella sua brevissima vita ha lasciato la testimonianza di come si possa vivere quotidianamente un rapporto personale vivo e autentico con il Signore, anche da giovanissimi, concretamente e fattivamente.
Una pioggia di miracoli e grazie
Dalla lettura sulla vita del Beato l’uomo è passato alla preghiera. Ha richiesto il suo aiuto, la sua intercessione presso Dio, come si fa con gli amici. Perché i Santi sono proprio questo: degli amici, i più affidabili e sinceri che ci possano essere, quelli che hanno seguito Dio e ci mostrano la strada giusta da percorrere, in tutti i momenti, belli e difficili.

Il sindaco ha anche visitato la tomba di Carlo Acutis al Santuario della Spoliazione di Assisi e afferma di aver provato una forte e indescrivibile emozione. All’aggravarsi del suo problema di salute ha fatto una promessa: se fosse guarito avrebbe fatto costruire una cappella in onore del Beato. E così è stato: la guarigione c’è stata e anche il voto fatto ha trovato compimento.
Oltre ai miracoli che sono serviti per la beatificazione e per la canonizzazione del giovane internauta milanese, la sua intercessione si rivela potente e sono tante le testimonianze che arrivano da ogni parte del mondo ad affermare proprio questo. Ad esempio c’è quella del giovane padre guarito dal cancro e quella della pediatra spagnola sempre miracolata e guarita da un tumore.