L’uomo, di origini polacche, ha 32 anni ed ha fatto irruzione della chiesa di Santo Spirito in Sassia, proprio vicinissima a Piazza San Pietro, alle 8 del mattino di un paio di giorni fa.
Le sue intenzioni non erano affatto buone, tanto che, in preda ad un raptus della follia, ha afferrato una colonnina in gesso e l’ ha scaraventata contro una delle statue custodite nella chiesa, quella di San Luigi Gonzaga.
Quella è la stessa chiesa in cui è esposto il dipinto di Gesù Misericordioso con la scritta “Gesù, confido in te” e in cui, alle ore 15:00 di ogni giorno, si recita la Corona alla divina Misericordia, in ricordo dell’ora in cui Gesù morì in Croce.
L’uomo è riuscito a seminare il panico tra i presenti, nonché a decapitare il demone che San Luigi Gonzaga (in quella statua del 1885) teneva a bada sotto i suoi piedi. La testa del drago (il demone) è precipitata, così, sull’ altare sottostante, danneggiando anche quello.
Una delle Suore presenti in chiesa, in quel momento, è intervenuta per cercare di fermarlo, ma quegli ha minacciato anche lei, prima di andarsene come se nulla fosse accaduto.
Il vandalo era ancora nei paraggi e, quando ha cercato nuovamente di entrare in chiesa, è stato fermato e arrestato per danneggiamento aggravato e violenza privata, poi condotto nel carcere di Regina Coeli, in attesa di conoscere la sua condanna. Non si conosce il motivo del suoi gesto sacrilego.
Antonella Sanicanti
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