Scioccante | Amazon concede benefit ai propri dipendenti per abortire

La sconcertante decisione di Amazon punta a scavalcare il governo, e così il colosso commerciale mostra da che parte stanno oggi purtroppo i grandi potentati internazionali. 

La cultura della vita infatti sempre più viene insidiata da quella della morte, che vede l’aborto come una scelta tra le tante e non un crimine, per questo c’è bisogno di ribellarsi gridando la verità ad alta voce.

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In passato le aziende più innovative, come ad esempio le storica realtà capeggiata dell’italiano Adriano Olivetti, introdusse molto prima di quando lo fecero gli stati il congedo di maternità di ben nove mesi, mostrando che il vero bene dei dipendenti è quello di dare loro la possibilità di coniugare lavoro e famiglia. Oggi purtroppo realtà come Amazon vanno nella direzione esattamente opposta. 

Scelta shock che sdogana l’aborto

Sta infatti scandalizzando il mondo intero la notizia che il colosso fondato da Jeff Bezos ha introdotto, tra i “benefit” aziendali concessi ai propri dipendenti, quello dell’aborto. L’azienda durante la pandemia non solo si è arricchita senza eguali facendo leva sull’obbligo per le persone di stare chiuse nelle proprie abitazioni a causa del Covid, ma sta ormai apertamente promuovendo un’agenda a livello internazionale che è totalmente contraria alla vita e alla famiglia.

Il colosso della logistica infatti ha affermato che rimborserà le spese di viaggio per tutti i lavoratori che avranno intenzione di recarsi in ospedale o in clinica per “cure” o “interventi medici”. Come, ad esempio, l’aborto. Una decisione estremamente violenta e terrificante che arriva proprio nel momento in cui negli Stati Uniti la Corte federale sta rivoluzionando la legge che mezzo secolo fa apriva all’aborto libero, invertendo così la tendenza di una cultura della morte che ogni anno uccide milioni di bambini e che Madre Teresa indicava come la prima causa della guerra nel mondo.

Una mossa che punta a scavalcare anche la legge

Con questa mossa Bezos dimostra quindi di avere l’intenzione ormai aperta di superare anche le regole che gli Stati stabiliscono per i propri cittadini, smantellando ogni principio di legalità e finendo per scavalcarli, insieme al buonsenso, puntando sulla cultura della morte che uccide sempre di più. Pare infatti che davanti alle restrizioni che si stanno introducendo negli Stati Uniti le donne, invece che scegliere la vita, finiscano per scavalcare il confine per recarsi in altri Stati in cui l’aborto è legalmente possibile. 

Bezos ha così scelto di puntare a cavalcare quest’onda pagando ai propri dipendenti che intendono farlo il viaggio per recarsi in altri Paesi e eliminare il bimbo che cresce nel proprio grembo. Lo stesso hanno affermato di volere fare anche altri gruppi industriali come Yelp e Citigroup, seguendo perciò una moda che molti altri potrebbero implementare a loro volta.

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I cristiani sono perciò chiamati oggi più che mai a pregare per questa incresciosa condizione a cui danno vita coloro che puntano ad introdurre sempre più l’aborto nella società, descrivendolo come una pratica vagamente auspicabile e non come un crimine che grida vendetta al cospetto del cielo. Per quanto possibile, oltre a ciò, si potrebbe iniziare dal non acquistare prodotti da chi si schiera dalla parte della morte. In nome della vita di cui solo Dio dispone.

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