Scalfaro: “Lui mi ha protetto e salvato dal quel pericolo”

L’ex Presidente della Repubblica, Scalfaro, ha raccontato di chi arrivò in suo aiuto e soccorso durante la Seconda Guerra Mondiale.

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photo Getty Images

Ognuno di noi ha il proprio Angelo Custode. Una guida, una figura che Dio ha posto accanto a noi, che ci aiuta e ci salva anche quando non ce ne accorgiamo.

L’Angelo Custode per il Presidente Scalfaro

Dio ha posto accanto ad ognuno di noi un Angelo Custode, perché ci guidi e ci protegga anche quando noi non ce ne accorgiamo. Una figura invisibile, ma di cui sappiamo la presenza. Tutti ne abbiamo uno, anche chi sta più in alto di noi.

Un racconto particolare ci è stato lasciato dall’ex Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. Durante la Seconda Guerra Mondiale, grazie alla presenza del suo Angelo Custode, è sopravvissuto davanti ai soldati tedeschi. Un racconto che ci fa pienamente comprendere come gli Angeli, anche se non li vediamo, ci sono sempre, sempre secondo il disegno che Dio ha tracciato per ognuno di noi.

Scalfaro: “I tedeschi entrarono nel treno. Ebbi paura”

Ero stato congedato come militare perché nominato magistrato. Vennero altre leggi che mi rimettevano sotto le armi, ma non mi presentai e rimasi per lungo tempo senza documenti. Un giorno terminata un’udienza dovevo andare a Domodossola.

Presi il treno che fece una fermata imprevista. Dalla terza classe, in cui ero, mi affacciai e vidi i soldati tedeschi. Il mio primo pensiero, anche se un po’ infantile fu quello di vedere se dall’altra parte vi fossero via d’uscita” – raccontava il Presidente Scalfaro.

Angelo custode
Angelo custode (photo Pixabay)

Ma la paura, l’angoscia di esser scoperto si fanno via via più pressanti: “Si erano già verificati diversi casi in cui delle persone erano state fermate e, senza apparente motivo, fucilate sul posto […] Vidi avanzare i soldati, fino a quando arrivarono a quello prima di me e poi passarono oltre. Io non esistevo. Era se come non ci fossi” – continuava il Presidente.

“Divenni trasparente. Loro non mi videro. Il mio Angelo mi aveva protetto”

Scalfaro sentiva di esser trasparente. Chi aveva permesso ciò? “Non ho mai saputo dare una spiegazione a ciò, mi sono detto che certo mia madre in quel momento stava pregando il mio angelo custode di assistermi” – concluse Scalfaro.

L’Angelo aveva protetto il giovane Oscar, quasi con le sue ali aveva messo sotto protezione il giovane dalla visione del nemico. La preghiera di una madre raccolta a piene mani da Dio, per assistere il giovane figlio nel pieno di una Guerra Mondiale.

Fonte: aleteia.org

ROSALIA GIGLIANO

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