UNO SGUARDO AL CALENDARIO
Quello attualmente diffuso e utilizzato civilmente in tutto il mondo, si chiama calendario gregoriano, introdotto da Papa Gregorio XIII nel 1582, modificando quello esistente sino ad allora, il calendario giuliano di Giulio Cesare, risalente al 46 A. C., che, a sua volta, sostituiva il calendario romano, introdotto da Romolo, fondatore di Roma.
Il calendario romano in effetti conta molte versione che nel corso degli anni si susseguirono, basandosi sui cicli lunari, sui già esistenti e precedenti calendari greci, sulle poche conoscenze astronomiche dell’epoca e su un conteggio di 304 giorni, divisi in 10 mesi (poi 12, per disposizione di Numa Pompilio, secondo Re di Roma), che lasciavano fuori 61 giorni, dalla fine di dicembre a marzo, mese che segnava l’inizio del nuovo anno.
Giulio Cesare introdusse un calendario basato sul ciclo delle stagioni, e quindi sul viaggio che la Terra compie intorno al sole in 365 giorni, grazie agli studi dell’astronomo Sosigene di Alessandria che introdusse anche il concetto di anno bisestile.
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