San Pio: il Coronavirus non ferma i devoti che accorrono al Santuario

Nonostante le difficoltà del momento, sono numerosi i fedeli che continuano ad accorrere al Santuario di San Pio, spinti dalla fede e dalla devozione verso il Santo.

Santuario San Pio
Santuario San Pio (photo websource)

L’affluenza al Santuario di Padre Pio, verificatasi nei giorni più intensi dell’estate, quelli del Ferragosto e dei giorni immediatamente precedenti, è stata superiore alle capacità ricettive che ad oggi la struttura può offrire. Il portavoce dei frati cappuccini, Stefano Campanella, ha parlato anche delle lunghe attese per accedere alle Sante Messe. Nell’ambito di un’intervista all’Adnkronos, il portavoce ha sostenuto che “C’è stato un po’ di disagio per i fedeli dovuto all’attesa per poter accedere alla messa. Ma l’afflusso di fedeli nel complesso è stato discreto”.

San Pio: numerosi i fedeli accorsi al Santuario

Rispetto agli anni passati, chiaramente, il numero di fedeli che si prestano a visitare il Santuario è calato, non potrebbe essere altrimenti. Come infatti fa notare Campanella, il calo registrato “non è una sorpresa”. Ma il Coronavirus e, soprattutto, il recente aumento dei casi in tutta Italia, non ha fermato i fedeli. Anche se non arrivano i Pullman, evidenzia il portavoce dei Frati, si registrano comunque visite da parte di famiglie, in automobile e di piccoli gruppi.

Le difficoltà organizzative

Effettivamente, fa notare Campanella, se ci fossero stati anche quest’anno i grandi gruppi  con i Pullman sarebbe stato un grosso problema. Questo perché le norme di distanziamento prevedono la partecipazione, alle Sante Messe, di un numero limitato di fedeli. Ad ogni modo, i Frati hanno aumentato il numero di Messe a disposizione dei fedeli, proprio per dare a tutti la possibilità di partecipare alle celebrazioni.

San Pio
San Pio (websource)

Campanella offre poi un consiglio a tutti coloro che abbiano voglia di visitare il Santuario: “Il mio consiglio ai fedeli è di scegliere un giorno feriale. Nel fine settimana c’è più presenza di pellegrini e quindi un maggiore rischio di attese”.

Fabio Amicosante

 

 

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