Il santuario di San Gerardo Maiella è dedicato a Maria SS. Mater Domini e a San Gerardo Maiella, e sorse dopo le apparizioni di Maria a due poveri contadini.
La chiesa si trova nella località di Materdomini, frazione del comune di Caposele, in provincia di Avellino. Nel luogo esatto in cui si trova il Santuario nel Medioevo Maria apparse a due poveri pastori che stavano pascolando il gregge. Maria apparve su un sambuco e chiese di edificare una cappellina in suo nome.
La devozione che crebbe rigolgliosa
La chiesa, anche a causa dei frequenti terremoti che si verificarono nella zona, fu riedificata ed ingrandita più volte nel corso dei secoli. Papa Pio XII la dichiarò Basilica Minore, e qui la Madonna viene invocata sotto il titolo di Mater Domini.
Già dal 1500 gli Arcivescovi di Conza effettuarono numerose Visite pastorali in questo santuario. Già in quell’epoca infatti il piccolo luogo di culto attirava numerosi pellegrini da tutta l’Irpinia, dalla Lucania e infine anche dal Salernitano. Tanto che Papa Giulio II concesse a questo santuario una bolla con relative indulgenze.
La cappella mariana e il collegio dei Redentoristi
Nel 1748 accanto alla venerata cappella mariana i Padri Redentoristi costruirono un collegio. In questo modo divennero i custodi del santuario, che prima di loro era amministrato dal Capitolo del clero di Caposele.
Questo santuario fu strettamente legato anche alla vita di San Gerardo Maiella, che morì qui il 16 Ottobre 1755. Il culto al santo ha affiancato quello per la Mater Domini. Il numero di pellegrini che ogni anno si recano presso la venerata tomba di San Gerardo è molto alto, e nel 1974 il santuario è stato affiancato dalla chiesa del Redentore.
Gli spazi esterni al santuario
Oltre alle due chiese però il santuario presenza molti altri spazi dedicati l’accoglienza dei pellegrini. Nell’area si trovano anche una sala per le confessioni, un teatro e anche altre sale in cui sono esposti alla venerazione dei fedeli oggetti appartenuti a San Gerardo, oltre che i numerosi ex voto donati nel corso dei secoli al Santuario.
In seguito all’ultimo terremoto, quello del 1980, l’edificio edificio originario crollò. Ma la statua che raffigura San Gerardo rimase intatta. Il 20 aprile 2000 fu ricostruito e inaugurato e oggi conserva ancora il corpo del santo a cui ogni anno migliaia di fedeli si recano a fare visita.
La ricostruzione del Santuario
Nella ricostruzione del santuario si è anche ricreata in cui il santo abitò durante la sua permanenza a Materdomini, arredata con mobilio che risale al settecento.
Sull’architrave della porta si legge la scritta, che lo stesso San Gerardo aveva fatto scrivere in passato: “Qui si fa la volontà di Dio come vuole e per quanto vuole Dio”.
Giovanni Bernardi