Santo padre ai ragazzi dell’Ac: contagiate il mondo con la gioia dell’amore

La gioia è contagiosa e si moltiplica condividendola: Papa Francesco lo ha ricordato alla delegazione dell’Azione Cattolica Ragazzi ricevuta stamattina nella Sala del Concistoro in Vaticano. Oltre ai giovani, provenienti da dodici diocesi italiane in rappresentanza dell’associazione, presenti anche educatori e assistenti. Attraverso di voi, ha detto il Papa, desidero far arrivare il mio augurio natalizio all’intera famiglia dell’Azione Cattolica Italiana. Adriana Masotti:

“Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, oggi è nato per voi un Salvatore”. E’ l’annuncio degli angeli ai pastori che si rinnova ogni Natale. La nascita di Gesù, sottolinea il Papa, è annunciata come una “grande gioia”, perché dice che Dio ci ama:

“Siamo amati da Dio. Che cosa meravigliosa! Quando siamo un po’ tristi, quando sembra che tutto vada storto, quando un amico o un’amica ci delude – o piuttosto noi deludiamo noi stessi! – pensiamo: ‘Dio mi ama’; ‘Dio non mi abbandona’. Sì, ragazzi, il nostro Padre ci è sempre fedele e non smette un istante di volerci bene, di seguire i nostri passi e anche di rincorrerci quando ci allontaniamo un po’. Per questo nel cuore del cristiano c’è sempre la gioia”.

Una gioia che si moltiplica condividendola: in famiglia, a scuola, in parrocchia, dappertutto. Il Papa commenta lo slogan “CIRCOndati di GIOIA” che accompagna quest’anno il cammino formativo dei ragazzi dell’Azione Cattolica:

“E’ suggestiva questa metafora del circo, che è un’esperienza di fraternità, di gioia e di vita ‘nomade’. L’immagine del circo può aiutarvi a sentire la comunità cristiana e il gruppo nel quale siete inseriti come della realtà missionarie, che si muovono di paese in paese, di strada in strada ‘CIRCOndando’ di gioia quanti incontrate ogni giorno”.

E la gioia è contagiosa, afferma Francesco, per poi affidare ai ragazzi “un compito”:

“Questa gioia contagiosa va condivisa con tutti, ma in modo speciale – e questo è il compito – con i nonni. (…) Domandate a loro tante cose, ascoltateli, loro hanno la memoria della storia, l’esperienza della vita, e per voi questo sarà un grande dono che vi aiuterà nel vostro cammino. (…) Ripetiamo il compito: parlare con i nonni, ascoltare i nonni. Poi l’anno prossimo vi domanderò su questo, cosa avete fatto…”

Contagioso è anche il vostro impegno per la pace, dice ancora il Papa, esprimendo apprezzamento per il legame tra pace e solidarietà voluto dall’ACR e per l’iniziativa promossa in favore dei coetanei di un quartiere disagiato di Napoli. Il Signore, conclude, benedica questo vostro progetto di bene!

Francesco ha voluto terminare l’incontro dicendo un’Ave Maria assieme ai ragazzi per “un nonno mite e buono” a cui lui, dice, ha voluto tanto bene, è don Mansueto Bianchi, assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, “che se ne è andato” il 3 agosto di quest’anno.

fonte: radiovaticana

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