Veggente delle apparizioni dell’Immacolata, santa Caterina Labourè è la suora che ha diffuso nel mondo la Medaglia miracolosa e le promesse fatte dalla Madonna.

È conosciuta come la veggente a cui apparve l’Immacolata con la richiesta di far coniare la Medaglia miracolosa. Lei è santa Caterina Labourè che la famiglia vincenziana commemora oggi 28 novembre. La sua memoria liturgica risulta anche il 31 dicembre, come riportata nel Calendario romano generale.
Nata con il nome di Zoé il 2 maggio 1806 a Fain-lès-Moutiers, un piccolo paese della Borgogna a circa 200 km da Parigi, proveniva da una famiglia numerosa e rimase orfana di madre in tenera età. A 24 anni entrò tra le Figlie della Carità. Era il giorno in cui c’era la traslazione delle reliquie del fondatore della congregazione, san Vincenzo de’Paoli e lei, da giovane novizia, per tre giorni ebbe visioni del Santo.
Santo di oggi 28 novembre: Santa Caterina Labourè
Vedeva il cuore del Santo posto sopra un piccolo reliquiario nella cappella in cui poi avrebbe avuto altre importanti apparizioni, quella nella chiesa del convento sita in Rue du Bac, a Parigi e diventata, poi, celebre meta di pellegrinaggio, come è oggi.
Durante il suo noviziato ebbe altre visioni, come quelle di Gesù Eucaristico e di Cristo Re (giugno 1830); ma le più importanti furono le apparizioni dell’Immacolata della “Medaglia miracolosa”. Queste avvennero in un ciclo di cinque apparizioni.
La prima fu nella notte tra il 18 e il 19 1uglio 1830. Caterina, fu portata dalla visione di un angelo nella grande cappella del convento e lì le apparve la Madonna con la quale conversò per più di 2 ore. Si susseguirono poi altre apparizioni nei mesi successivi fino ad arrivare alla più nota, quella del 27 novembre.
Le apparizioni e la Medaglia miracolosa
La Madonna apparve a Caterina, dritta su un globo avvolto dalle spire del serpente. Era nell’atto di offrire a Dio un altro piccolo globo dorato, simbolo del mondo e di ogni anima, che teneva all’altezza del cuore. Dalle mani della Madonna piovevano sul globo inferiore due fasci di luce. Poi mentre il piccolo globo d’oro scomparve, le mani della Vergine si abbassarono, mentre irradiavano ancora fasci luminosi, simbolo delle grazie ottenute da Dio per la sua intercessione.
Sul suo capo come a formare un’aureola apparvero a caratteri d’oro le parole della giaculatoria: “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi“. Poi la Madonna scomparve e al centro si vide la lettera M, al di sopra della quale c’era una croce e al di sotto i Santissimi Cuori di Gesù e Maria. Dodici stelle facevano da corona.
Santa Caterina ebbe una locuzione interiore che le diceva di far coniare una madaglia che dovesse rappresentare quelle immagini sul fronte e sul retro. “Tutte le persone che useranno questa Medaglia, portandola al collo, riceveranno grandi grazie. Queste saranno abbondanti per tutti quelli che la utilizzeranno con fiducia “, disse la Madonna.
La diffusione della Medaglia e le tante grazie
La giovane suora parlò con i suoi superiori cercando di mettere in atto il progetto della Madonna, ma questo non trovò subito realizzazione. Solo il 30 giugno 1832 furono coniati i primi 1.500 esemplari della medaglia.
La diffusione fu rapida e subito si verificarono eventi miracolosi. Per le grazie elargite a coloro che portavano quella medaglia non mancò molto che fu definita “miracolosa”. La diffusione, così, aumentò in modo esponenziale.
Per desiderio espresso dalla Madonna nelle apparizioni di Parigi, nacque l’Associazione delle Figlie di Maria Immacolata. Caterina proseguì la siua vita nel totale nascondimento e nella più vera umiltà prestando assistenza ai poveri dell’ospizio di Enghien a Parigi fino alla sua morte avvenuta il 31 dicembre 1876.
Quando tempo dopo ci fu la ricognizione della sua salma il suo corpo fu trovato prodigiosamente incorotto, in uno straordinario stato di conservazione. La beatificazione arrivà nel 1933 e la canonizzazione nel 1947.







