Oggi 25 novembre, Santa Caterina d’Alessandria: bella e dotta, ispiratrice di grandi Sante

Giovane e dotta, Santa Caterina d’Alessandria fu una martire dei primi secoli presa a modello da varie Sante di epoche successive.

Santa Caterina d'Alessandria
Santa Caterina d’Alessandria – lalucedimaria.it

Oggi, 25 novembre, si commemora Santa Caterina d’Alessandria, giovane, bella e dotta martire che visse tra il III e il IV secolo. Diventata molto popolare nell’Alto Medioevo, la sua figura fu presa a modello da diverse grandi Sante.

Il Martirologio Romano nel descriverla evidenzia che era “ricolma di acuto ingegno, sapienza e forza d’animo“. Proprio il suo coraggio è una caratteristica distintiva della sua personalità e la porta ad affrontare il martirio salfa nella fede.

Santo di oggi 25 novembre: Santa Caterina d’Alessandria

Non ci sono notizie certe riguardo la data di nascita e di morte di santa Caterina. Visse all’incirca tra il 287 e il 330 ad Alessandria d’Egitto, che era uno dei centri culturali e religiosi più importanti dell’antichità. Le informazioni su di lei si traggono da un’anitca fonte VI secolo che narra del suo martirio e la Legenda Aura di Jacopo da Varagine.

Caterina era la figlia del re Costa, era una ragazza estremamente bella, aveva avuto modo di studiare filosofia perciò era istruita e dotta. Venuta a contatto con il cristianesimo divenne cristiana e nacque in lei la vocazione a consacrarsi interamente al Signore.

Era l’epoca della persecuzione ai cristiani ad opera dell’imperatore Massimino Daia, che era governatore di Egitto e Siria. In occasione dei festeggiamenti agli dei pagani tutti dovevano prendervi parte offrendo sacrifici di animali in loro onore e praticando riti.

Fedele a Cristo fino al martirio

Santa Caterina in quanto cristiana si rifiutò di rendere omaggio agli dei pagani e quindi di rinnegare Gesù Cristo. Non lo fece, sapendo di andare incontro ad una condanna a morte. Arrestata, fu condotta al cospetto dell’imperatore e non esitò a professare la sua fede. Non solo: esortò l’imperatore a convertirsi e ad abbracciare la fede cristiana riconoscendo il Signore Gesù Cristo. Si dice che l’imperatore le avrebbe anche proposto il matrimonio, e al suo rifiuto la condanna fu inesorabile.

E quando questo mandò da lei alcuni intellettuali a cercare di persuaderla all’abiura, lei continuò ad annunciare l’amore di Cristo ed avvenne che furono quelli a convertirsi. Anche loro poi, dovettero condividere con lei la sorte del martirio.

Nella notte tra il 24 e il 25 novembre 330 avvenne l’uccisione. Si racconta che fu prima sottoposta alla ruota dentata, ma dal momento che il suo corpo prodigiosamente non ne uscì straziato,  santa Caterina fu poi decapitata. Si narra che dalla sua testa mozzata non uscì del sangue, ma del latte, simbolo della sua purezza. Al di là di questo prodigio, che rientra nell’ambito della leggenda, il suo esempio di fede colpì grandi sante dei tempi successivi.

Il culto nel corso del tempo

Per santa Giovanna d’Arco avrebbe rappresentato non solo un modello da seguire, ma la voce di santa Caterina d’Alessandria era una delle voci che guidarono la pulzella d’Orleans nelle sue imprese. fornendole consigli anche durante il processo a cui fu sottoposta.

Un’altra grande mistica che era molto devota di questa santa fu santa Matilde di Hackeborn, che ebbe un’apparizione dell’antica martire, con un dialogo sul significato di un canto in suo onore, sulle sue nozze mistiche con Gesù e sull’Eucarestia.

A questo proposito santa Caterina disse alla mistica tedesca: “La mia bellezza è quello splendore e quella dignità che Cristo diffonde sopra i suoi fedeli, ornandoli della ricca porpora del suo Sangue. Orbene, sappi che questo splendore si rinnova e si accresce ad ogni Santa Comunione; chi si comunica una volta raddoppia questo splendore; ma chi si comunica cento e mille volte, altrettanto aumenta questa bellezza dell’anima sua“.

Gestione cookie