Oggi 20 novembre, Sant’Edmondo: il re morto per la sua fede, protettore dalle epidemie infettive

Re e martire, Sant’Edmondo è considerato il protettore nei casi di epidemie e malattie infettive. È anche il patrono dell’Inghilterra.

Sant'Edmondo
Sant’Edmondo – lalucedimaria.it

Esempio di regnante cattolico fedele e coraggioso, Sant’Edmondo, che viene commemorato oggi 20 novembre, fu martire. La sua storia si lega anche ad un’epidemia ed è diventato il protettore da questo tipo di male.

La sua epoca fu il IX secolo, nacque infatti intorno all’anno 841 a Norimberga, ed era figlio del re Alkmund di Sassonia. Le informazioni su di lui sono incerte e lacunose, ma ci sono delle certezze, come quella che fu il sovrano dell’Estanglia, un territorio che comprendeva le contee di Suffolk e Norfolk.

Santo di oggi 20 novembre: Sant’Edmondo, il re ucciso a causa della sua Fede, protettore dalle epidemie e le malattie infettive

Come ci riporta il Martirologio Romano, sant’Edmondo fu martire, “re degli Angli orientali, catturato nella guerra contro i pagani invasori, fu coronato dal martirio per la fede in Cristo”. Salì al trono che era molto giovane, probabilmente bambino. Il suo regno durò per circa 30 anni.

Era fortemente credente in Cristo e manifestava la sua fede ovviamente anche nel suo ruolo pubblico. Già in vita era considerato un santo e si dice che venisse invocato e fosse richiesta la sua preghiera di intercessione quando era ancora vivo.

In particolare si racconta che dopo la sua preghiera la popolazione fu salvata da una terribile epidemia e per questo episodio il suo nome è legato a questo tipo di eventi. Infatti con il tempo è diventato il protettore dalle epidemie e dalla malattie infettive.

Sovrano cattolico morto martire

Puro di cuore, veniva chiamato il “re vergine” proprio per indicare la grande purezza che albergava nel suo cuore e che si manifestava nelle sue scelte di vita. Così, anche quando si trovò di fronte alle insidie dei danesi che attaccavano il suo Paese si mantenne fedele al Signore.

Quando tre fratelli capi dei Dani, Ubbe, Ivar e Halfdene dopo aver attaccato il suo popolo gli proposero di lasciarlo libero se avesse rinnegato Cristo, lui non lo fece. Fu indotto ad abiurare anche con la tortura ma con la forza della fede e con il coraggio dell’amore per Gesù resistette senza esitare. Legato ad un albero, gli fu proposta  di rinnegare il Signore per tre volte e tutte e tre le volte lui si rifiutò di farlo con estrema fermezza.

In conseguenza di questo arrivò la condanna a morte. L’uccisione fu tremenda perché morì trafitto dalle frecce che gli furono scagliate. Era il 20 novembre 870. Morì pertanto in giovane età e le sue spoglie mortali furono portate a a Beadoricesworth, nei dintorni di di Bury St. Edmund, a circa 50 chilometri da Cambridge, dove si trovano custodite tuttora.

Non si sa quanto fu canonizzato perché non risulta una data ufficiale di canonizzazione, ma si sa con certezza che era venerato come Santo e che tempo dopo la sua sepoltura fu coniata una moneta commemorativa in suo onore. Si tratta del “penny di Sant’Edmondo” come venne definita.

La Chiesa lo proclamò poi patrono d’Inghilterra e  al suo nome si è intitolata una congregazione di sacerdoti inglesi, chiamati appunto i “Preti di sant’Edmondo”.

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