San Martino de Porres entrò come terziario tra i Domenican e fu elevato al grado di fratello cooperatore. Papa Giovanni XIII lo proclamò Santo nel 1962.
San Martino de Porres nacque a Lima, il 9 dicembre 1579. Era figlio di un aristocratico spagnolo, Juan de Porres e di un’ex schiava di origine africana. Martino, insieme alla sua piccola sorella, crebbe per qualche anno con suo padre, fino a quando quest’ultimo fu chiamato a ricoprire l’incarico di governatore del Panama. Il giovane Martino fu lasciato a sua madre, che, grazie all’ausilio economico di Juan de Porres, riuscì ad offrirgli i mezzi per studiare.
Il giovane Martino divenne allievo di un barbiere-chirurgo (spesso a quei tempi le due attività erano strettamente collegate). Grazie al suo insegnante, apprese anche una buona dose di nozioni mediche. Nonostante il suo futuro fosse lanciato verso questo tipo di attività, il giovane sentiva in cuor suo che la retta via era tutt’altra. La sua interiorità lo spingeva verso un desiderio di sposare la vita religiosa. E così fu: all’età di quindici anni Martino espresse la volontà di entrare nell’Ordine dei Domenicani.
Martino fu accolto tra i Domenicani, che avevano fondato il loro primo convento a Lima. Inizialmente entrò come terziario, ricoprendo compiti umili, come spazzino e inserviente. L’iconografia rappresenta spesso il Santo con in mano una scopa, oggetto che il Santo impugnava con molta dignità. I Domenicani si accorsero in poco tempo però delle sue grandi doti interiori e lo tolsero dalla condizione subalterna, accogliendolo come confratello cooperatore.
Martino, che era effettivamente figlio di un “conquistatore”, offrì a tutto il Perù un esempio di vita radicalmente contrapposto alla ferocia con la quale i conquistatori opprimevano la popolazione. La sua fama di santità non passò inosservata, infatti si recavano da lui, per ricevere consigli, il viceré del Perù e l’Arcivescovo di Lima. Il Santo passava inoltre intere giornate al servizio dei poveri e dei malati. Le sue doti di guaritore furono messe a disposizione della popolazione di Lima e dei suoi confratelli, sappiamo infatti che nel periodo della peste, guarì più di 60 frati.
A Lima, si espanse in poco tempo la sua fama di santità. Tutti iniziarono a parlare dei suoi grandi doni, tra i quali la bilocazione, la profezia e la scienza infusa. Spesso il Santo risolveva complessi argomenti teologici senza aver mai studiato la materia. San Martino costruì a Lima il primo collegio per i bambini poveri, dove essi venivano istruiti.
L’Arcivescovo di Lima, dopo esser stato guarito dal Santo, decise di portarlo con lui. Tuttavia il Santo non poté mai partire, poiché, colpito da violenti febbri, morì a Lima, all’età di sessant’anni. Durante tutta la sua vita fu devotissimo dell’Eucaristia. Martino divenne Beato nel 1837, durante il pontificato di Gregorio XVI. Fu San Giovanni XXIII a proclamarlo Santo, nel 1962. Il Pontefice Paolo VI lo proclamò patrono dei parrucchieri, dei barbieri e, in Perù, della giustizia sociale. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 3 novembre, suo dies natalis.
Fabio Amicosante
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