Santi Processo e Martiniano morirono a Roma, sulla via Aurelia. I due Santi compaiono nel Martirologio Geronimiano nelle date del 31 maggio, 1° luglio e 2 luglio.
Raccogliamo le notizie riguardanti i Santi Processo e Martiniano da diverse fonti, una di queste è il martirologio geronimiano. Altra importante fonte è il manoscritto di Berna che ci menziona il luogo della loro tomba, che si trova presso la II pietra miliare della via Aurelia. Anche gli antichi cataloghi di sepoltura dei martiri collocano la tomba sulla via Aurelia.
Secondo la tradizione, Processo e Martiniano erano guardie imperiali ed erano arruolati nell’esercito dell’imperatore Nerone. All’interno dell’esercito ricevettero un compito molto importante, quello di sorvegliare due personaggi di rilievo: San Pietro e San Paolo. I due Santi erano rinchiusi nel carcere Memertino (il più antico carcere di Roma) in attesa di subire il martirio.
Le parole e i miracoli dei Santi Pietro e Paolo impressionarono positivamente Processo e Martiniano, tanto da convertirsi e chiedere di poter essere battezzati. Gli Apostoli del Signore acconsentirono e prepararono la cerimonia battesimale. La mancanza di acqua all’interno della prigione fece sì che Pietro potesse compiere il miracolo dell’acqua. Il Santo fece il segno della croce in direzione della Rupe Tarpea e l’acqua uscì in abbondanza. A seguito della cerimonia, Processo e Martiniano liberarono i due Apostoli, che così poterono fuggire.
Quando guardie e giudici imperiali vennero a sapere dell’accaduto, si mossero tempestivamente per catturare Processo e Martiniano. I due Santi subirono dure punizioni e pesantissime torture. Processo e Martiniano subirono la tortura e in seguito la decapitazione lungo la via Aurelia, così come annotato dal martirologio geronimiano. Fu una donna, di nome Lucina, a seppellire i loro corpi.
Dopo aver subito il martirio, i corpi dei due Santi ricevettero sepoltura nel cimitero di Damaso, nella data del 2 luglio. Nel IV secolo sulle loro tombe fu costruita una Chiesa. Successivamente i loro corpi furono trasferiti in una cappella, nell’antica basilica di San Pietro. La Chiesa Cattolica festeggia la loro memoria liturgica il 2 luglio.
Fabio Amicosante
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