Santa Matilde di Hackeborn è stata una mistica che ha precorso la devozione al Sacro Cuore di Gesù e ha diffuso quella delle tre Ave Maria a cui è legata una promessa.

Chiamata anche Mectilde, santa Matilde di Hackeborn, che si ricorda oggi 19 novembre, fu una mistica tedesca. Nacque ad Helfta, in Sassonia, all’incirca nel 1240 come terza figlia un di barone ricco e potente. Fin dall’età di 7 anni si trova a frequentare il grande monastero di Helfta, illustre centro spirituale, dove la sua sorella maggiore, Gertrude, era monaca.
Sull’esempio della sorella anche lei sceglie di intraprendere la vita religiosa e molto preso viene accolta tra le monache. Ha modo di studiare a diventa una donna molto colta. Studia varie discipline e spicca soprattutto per la musica e il canto. Viene definita l'”usignolo di Dio“.
Santo di oggi 19 novembre: Santa Matilde di Hackeborn
Viene nominata direttrice della scuola che accoglie fanciulle per la loro istruzione, ma anche del coro e delle novizie. Amata e apprezzata da tutti diventa una consigliera per le sue consorelle. Legge il Vangelo e compone preghiere. Il grande poeta Dante Alighieri, colpito dalla fede di questa monaca si ispira proprio a lei nella composizione del Purgatorio.
Precorre i tempi di quella devozione che si svilupperò pienamente solo diversi secoli dopo, ovvero il culto al Sacro Cuore di Gesù. In lei l’attenzione e l’amore per questo sono peculiari, ha l’intuizione di quanto sia importante rivolgere il pensiero e confidare nel Cuore sacratissimo del Signore come luogo che esprime l’amore che ha per noi.
Sarà insieme a santa Gertrude la Grande, che precorrerà la devozione che sarà poi sviluppata e diffusa per opera di santa Margherita Maria Alacoque nel XVII secolo e che troverà accoglienza in tutto il mondo anche per i secolo a seguire.
La preghiera, conforto e liberazione
La spiritualità di santa Matilde si incentra sulla Regola benedettina, ma riceve le influneze anche della spiritualità domenicana a causa dei vari direttori spirituali che la guidano. Nella sua vita si trova ad affrontare periosi di aridità spirituale e di sofferenze fisiche. La preghiera è la via con cui supera tutto.
Compone diverse orazioni e se ne ricorda in particolare un, molto poetica e piena di fervore, che scrisse per la Madonna: ” “Vi saluto, o Vergine veneratissima, in quella dolcissima rugiada, che dal Cuore della santissima Trinità si diffonde in voi; vi saluto nella gloria e nel gaudio con cui ora vi rallegrate in eterno, voi che di adorare a tutte le creature della terra e del cielo, foste eletta prima ancora della creazione del mondo! Amen”.
Scriveva, poi, in forma di racconto le sue esperienze mistiche. Aveva visioni e locuzioni interiori, infatti. Le sue consorelle raccolsero questi scritti dopo aver ricevuto come ordine di comporre un libro con essi da parte della badessaSofia di Querfurt. Ne nacque il Liber specialis gratiae, che si compone di cinque libri e riporta la descrizione delle visioni e delle grazie che ebbe durante le estasi e i suoi momenti di contemplazione mistica.
La promessa delle tre Ave Maria
Tra le sue numerose visioni, che riguardavano oltre che la Beata Vergine Maria anche i Santi, tra cui in particolare san Tommaso d’Aquino e sant’Alberto Magno, aveva modo di vedere anche la realtà del Paradiso e del Purgatorio con le anime che vi si trovano.
Da queste visioni scaturisce la devozione alle tre Ave Maria. Vi è legata una promessa. La Vergine Maria in una visione primose a santa Matilde assistere nell’ora della morte chi durante la vita avrebbe recitato ogni giorno tre Ave Maria in onore delle tre Persone della Trinità in ringraziamento dei doni del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Questa devozione ebbe l’approvazione di vari pontefici dopo la morte di santa Matilde avvenuta e il 19 novembre 1258. Diventò una santa molto popolare in tutta Europa.







