Santa Pasqua: le regole fondamentali da rispettare a Messa

Santa Pasqua: le regole fondamentali da rispettare a Messa
(Photo credit should read DOMINIC LIPINSKI/AFP/Getty Images)

La domenica è il giorno designato per celebrare tutti assieme il Signore, specialmente in questa domenica 1 aprile 2018 in cui si celebra la Pasqua. Per l’occasione vi forniremo una serie di regole che è bene tenere a mente per non dissacrare il luogo in cui risiedono il corpo e lo spirito di Cristo (la Chiesa) e per non rovinare la bellissima esperienza di comunione eucaristica a tutti i parrocchiani, spiegandovi al contempo il significato di alcuni gesti rituali che molte volte si compiono in automatico.

Come comportarsi in Chiesa: l’ingresso e la Messa

La prima cosa da ricordarsi prima di entrare in chiesa e di mantenere un rigoroso silenzio, questo sia per rispetto degli altri parrocchiani che stanno pregando il Signore e per rispetto dovuto a Gesù Cristo. Una volta dentro è d’uopo farsi un segno della croce (possibilmente attingendo all’acqua benedetta, ricordo del battesimo) con lo sguardo rivolto al tabernacolo. Una volta compiuto il segno della croce, cercate di avvicinarvi al tabernacolo il più possibile e una volta di fronte ad esso inginocchiatevi piegando il ginocchio destro: inginocchiarsi è un segno di reverenza nei confronti di Dio, in quel momento state accettando di essere piccoli al Suo cospetto e che lui è il Solo, il Sommo, l’Infinito. Prima di andarsi a sedere è bene rimanere qualche secondo in ginocchio per pregare dinnanzi al tabernacolo.

Durante la Messa bisogna seguire attentamente le prescrizioni liturgiche, quindi rimanere in ginocchio durante la consacrazione. Durante la distribuzione della Comunione ci si mette in fila in maniera ordinata (solo se si è ricorsi alla confessione a tempo debito) e così si procede verso il sacerdote, quando questo vi dirà “Ecco il corpo di Cristo”, voi vi inginocchierete e direte con convinzione “Amen” (così sia). Tornando ordinatamente al proprio posto sfruttate il momento della comunione per riflettere, magari chiudendo gli occhi per congiungervi idealmente con il cuore a dove Dio è disceso.

Luca Scapatello

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