Santa Caterina da Siena guarì il suo confessore da una malattia mortale

Come operava Santa Caterina da Siena nella sua città?

La Santa si prodigava, in ogni modo, per mostrare l’immenso amore di Cristo, che guarisce ogni sofferenza umana.

Santa Caterina da Siena
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Santa Caterina da Siena, oggi co-Patrona dell’Italia e dell’Europa, nonché Dottore della Chiesa, ebbe un gran ruolo, nella riforma della Chiesa, che, all’epoca, stentava a convincersi di dover riportare la sede papale a Roma.

La Santa, oltre a parlare con i regnanti e i prelati più autorevoli, si occupava dei miseri della città, dei “prigioni di Siena”: i carcerati.
Visse nell’epoca della peste bubbonica che, nel 1374, stava martoriando e decimando la popolazione di Siena.
Si prese cura anche di loro, trasformando la sua abitazione in un ricovero per i contagiati.

Santa Caterina da Siena salvò il suo confessore da morte certa

E’ noto che molti di loro guarirono, per la sua intercessione e per le sue preghiere, oltre che per le cure mediche che prestava.
Un giorno, ad esempio, fu il suo stesso confessore a chiederle aiuto. Si trattava di Fra’ Raimondo da Capua, che era stato contagiato dalla temibile malattia.

Lui stesso raccontò, in seguito, delle terribili sofferenze che aveva vissuto e di come aveva implorato un Confratello di accompagnarlo all’abitazione di Santa Caterina.
Ormai, il Frate aveva la febbre altra e delirava. Era sul punto di morire, da un momento all’altro.
Quando Santa Caterina lo vide in quello stato, comprendendo la gravità della sua condizione, si gettò a terra per pregare più intensamente, finché il confessore non migliorò. Fra’ Raimondo da Capua, effettivamente, guarì. Poté così raccontare del miracolo avvenuto e di come, mentre la Santa pregava per lui, si era sentito “strappare via dal corpo il bubbone e il male”.

Antonella Sanicanti

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