Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e San Gerardo: i miracoli che nessuno conosce

La vita dei santi è puntellata di miracoli. Ma ce ne sono alcuni che pochi conoscono, ma che vale la pena raccontare.

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Due Santi redentoristi dell’Italia Meridionale, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e San Gerardo Maiella, sono noti alle cronache religiose per i miracoli che hanno compiuto in vita, ma anche per quelli che li hanno portati, poi, agli onori degli altari.

L’incontro di Sant’Alfonso con Maria Celeste

Sant’Alfonso, religioso del convento redentorista, era solito visitare e portare conforto e consolazione ad una donna dall’animo santo e pio, Maria Celeste Crostarosa. Non mancava viaggio che, passando per il suo paese, non si fermasse per andarle a fare visita. Da ricordare un avvenimento della vita del Santo del 1745.

L’estasi di Sant’Alfonso

Sant’Alfonso e i suoi confratelli redentoristi erano in missione di evangelizzazione in alcune parrocchie di Foggia. Sant’Alfonso si recò presso la cattedrale a pregare la Madonna dei Sette Veli. Ad un tratto, mentre pregava con intensità, gli apparve l’immagine del volto della Vergine, dai lineamenti puri e freschi, quasi fosse viva e davvero vicina a lui. Quasi come trasportato dalla luce di Maria, si alzò e corse ad abbracciare quella visione, fra lo stupore e la meraviglia dei fedeli lì presenti.

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Le guarigioni di San Gerardo

Dopo questo avvenimento, Sant’Alfonso fece visita a Maria Celeste e, nel raccontarle l’accaduto, pregarono insieme la Madonna. Ma, dopo qualche tempo, a far visita alla donna arrivò anche San Gerardo Maiella. Lui era un piccolo giovane, di salute cagionevole, ma d’animo puro e noto nel mondo dei frati redentoristi per alcuni miracoli da lui compiuti per volontà di Dio.

Conoscendo la sua fede e la sua devozione a Dio e al Santissimo Sacramento, il vescovo di Foggia chiese a Gerardo di aiutare Maria Celeste nella sua via per la santificazione. Si recò al monastero dove Maria Celeste risiedeva ed anche qui compì alcuni miracoli: ridiede la vita a una moribonda, guarì una giovane donna da una malattia incurabile, evitò la morte a una suora.

La fede trasmessa a Maria Celeste

Ma ciò che gli stava più a cuore era Maria Celeste ed il monastero dove si trovava. Tanto da riuscire a curare non solo la sua anima, ma anche di tutte le novizie che, vedendo a sapere della sua presenza in convento, decisero di fargli visita. Ma i benefici che San Gerardo portò a quel convento non furono solo spirituali: evitò che il convento venisse travolto dall’onda in piena di un torrente. E di questo e di molti altri prodigi, Maria Celeste ne trasmise la fama nelle sue preghiere a tutte le sue consorelle.

Sembrano piccoli gesti d’amore, ma è questa la grande azione di Dio attraverso i suoi santi: momenti di pura ed eccezionale fede che non fanno altro che avvicinarci ancora di più a Lui.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: foggiaracconta.altervista.org

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