Stando alla tradizione, Sant’Agatone fu eletto al soglio pontificio alla veneranda età di 103 anni. Si occupò della nodosa questione del monotelismo.
Sant’Agatone, Pontefice di origine greca, nacque a Palermo, nel 575. La sua famiglia era tradizionalmente nobile e il Santo Pontefice, dopo la morte dei suoi genitori, donò tutta l’eredità, ritirandosi nel Monastero di Sant’Ermete, a Palermo. Le notizie circa la sua vita iniziano ad essere più certe dall’anno della sua elezione al soglio pontificio. Si narra che al momento della sua elezione, Agatone avesse 103 anni.
L’elezione di Sant’Agatone avvenne il 26 giugno del 678. Il 12 agosto dello stesso anno, l’anziano Pontefice ricevette una lettera dall’Imperatore Costantino Pagonato, nella quale vi era la richiesta di risolvere il problema dell’unificazione tra la Chiesa di Roma e quella di Bisanzio. L’Imperatore aveva ormai risolto le questioni militari e decise così di dedicarsi a quelle dottrinali, insieme al Santo. Costantino chiese dunque ad Agatone di inviare a Costantinopoli alcuni suoi delegati, assicurando alla delegazione un’ampia protezione.
Il Santo Pontefice riunì in Laterano, nel marzo del 680, un concilio italiano che scelse i rappresentanti da inviare a Bisanzio. I Vescovi presenti, insieme al Pontefice, scelsero anche il testo che sarebbe stato poi presentato. A una questione venne data la precedenza: la dottrina delle due volontà di Cristo, con esplicito riferimento a quanto deciso nel Concilio Lateranense da Papa Martino I. Sant’Agatone diede dunque una forte spinta verso la condanna del monotelismo, dottrina che sosteneva una sola natura del Cristo.
La delegazione pontificia giunse a Costantinopoli il 10 settembre del 680. Quello che in principio nacque come concilio italiano si trasformò in Concilio Ecumenico, il sesto in Oriente, con la presenza dei delegati della Chiesa di Bisanzio. Si arrivò, dopo 18 sedute, ad un definitivo decreto, emanato il 16 settembre di quell’anno. In esso si ribadiva la professione di fede dei precedenti Concili e la dottrina delle due volontà di Cristo. Il monotelismo era definitivamente condannato.
Sant’Agatone morì il 10 gennaio del 681 e fu sepolto in San Pietro. Prima di morire, il Santo si occupò anche della Chiesa anglosassone, rimettendo al suo legittimo posto l’Arcivescovo di York, deposto ingiustamente da Teodoro di Canterbury. Sant’Agatone è patrono di Palermo. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 10 gennaio, suo dies natalis.
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Fabio Amicosante
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